Cultura

DI LAVA E D’ACCIAIO, STORIE DI IMPRENDITRICI VULCANICHE

“Quello che distingue l’approccio al lavoro tra uomini e donne è il come si fa. E dalle imprenditrici che ho intervistato è emersa una forte passione per il lavoro che hanno deciso di svolgere”. Parla così Francesca Vitelli autrice del libro Di Lava e d’Acciaio, storie di imprenditrici vulcaniche. Abbiamo incontrato Francesca in occasione della presentazione del volume alla Camera di Commercio di Caserta dove ad accompagnarla c’erano alcune delle imprenditrici casertane protagoniste del libro e, naturalmente, del tessuto economico provinciale. Anna Chiavazzo, Donatella Cagnazzo, Maria Beatrice Crisci, Nara Di Cecio, Bianca Imbembo, Daniela Mastrangelo, Manuela Piancastelli e Angela Renga.

“Questo libro – ci racconta Francesca Vitelli – è uno spaccato dell’economia napoletana e casertana che indaga il ruolo delle imprenditrici nel sistema di sviluppo locale. È un viaggio attraverso le voci delle protagoniste con le loro battaglie, strategie, paure e speranze con cui si affronta il mercato del lavoro e la vita. Una corale rappresentazione che dimostra l’inesistenza di una distinzione tra economia e imprenditoria femminile, perché l’economia per sua stessa natura, non ha genere; la differenza, quella vera è nell’approccio al lavoro”.  L’autrice poi aggiunge: “ Ho voluto raccogliere ottanta vivaci testimonianze che smentiscono con forza il consolidato luogo comune che vede la Campania come il regno del malaffare e della mala pratica dell’italiana raccomandazione”. Dunque, storie di imprenditrici per tradizione di famiglia, per scelta o per necessità. Storie che Francesca ha cercato e scelto tra le tante che ce l’hanno fatta nonostante le difficoltà, i problemi, gli ostacoli e come scrive nella prefazione Simonetta Buttò, direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli, “in mille modi differenti, ma sempre nel segno della passione, della qualità, dell’innovazione nella sostenibilità”.

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