Il 10 Giugno è una data ricca di avvenimenti storici , politici , culturali ed anche sportivi, che hanno caratterizzato e resa importante questa giornata. Tra gli avvenimenti storici di maggior rilievo ricordiamo il delitto Matteotti avvenuto nel 1924.”Uccidete pure me, ma l’idea che è in me non l’ucciderete mai”. Così il politico socialista Giacomo Matteotti si rivolse alla Camera dei Deputati, quasi presagendo il disegno criminoso del regime fascista di cui denunciò violenze e abusi fino all’ultimo giorno di vita. Disegno che fu messo in pratica un pomeriggio di giugno da cinque membri della “polizia politica”, che dopo averlo rapito nella zona del Lungotevere (testimoni due bambini), lo accoltellarono e abbandonarono il cadavere nelle campagne della Capitale. L’episodio, di cui Mussolini stesso ammise la responsabilità, segnò uno spartiacque nella lotta al regime, coalizzando i partiti d’opposizione che abbandonarono per protesta il Parlamento (passata alla storia come Secessione dell’Aventino ed entrata nel linguaggio politico). Il governo ne approfittò per approvare leggi più restrittive nei confronti della stampa e della libertà di associazione. Da allora Giacomo Matteotti fu assunto a figura simbolo dell’antifascismo, ricordata nella toponomastica italiana e nelle commemorazioni ufficiali delle vittime del fascismo.Altro avvenimento da rimarcare è quello legato alla tragedia di Vermicinio , avvenuta nel 1981.Rientrando a casa, alle sette di sera di mercoledì 10 giugno, il piccolo Alfredo Rampi finisce intrappolato in un pozzo artesiano, profondo 80 metri e largo 28 cm, nelle campagne di Vermicino e nei giorni seguenti ci furono inutili tentativi di liberarlo.Il tragico epilogo alimenterà polemiche e dibattiti sui limiti etici del diritto di cronaca, sollevando nel contempo la necessità di dotarsi di un corpo in grado di coordinare i soccorsi: l’anno dopo verrà istituita la Protezione Civile.Questa data ricorda anche la nascita di personaggi di rilievo come Carlo Ancelotti , grandissimo calciatore e uno degli allenatori italiano più vincenti del panorama calcistico.Nato a Reggiolo ,dal 1976 al 1992 gioca solo in tre squadre: Parma (in serie C), Roma e Milan. Nella capitale, dove fa il suo esordio in serie A nel 1979, conquista uno scudetto (1982-1983) e quattro volte la Coppa Italia. A Milano, sponda rossonera, arriva nel 1987 per 5,8 miliardi di lire, costruendo un palmarès ancora più ricco: due scudetti (1987-1988 e 1991-1992), due Coppe dei Campioni (1988-1989 e 1989-1990), due Coppe Intercontinentali (1989 e 1990), due Supercoppe europee (1989 e 1990) e una Supercoppa italiana (1988). Con il secondo scudetto milanista, chiude la carriera a soli 33 anni. Nell’ultima partita contro il Verona segna una doppietta.
In Nazionale ha 26 presenze con una rete, partecipando ai Mondiali di Messico 1986 (dove rimane in tribuna) e giocando agli Europei 1988 e ai Mondiali di Italia 1990 (vinto il bronzo).
Da allenatore guida Reggiana, Parma, Juventus (1999/2001), Milan (2001/2009) e Chelsea (giugno 2009/maggio 2011). Dopo sei mesi di inattività, durante i quali è opinionista televisivo, diventa il tecnico del Paris Saint-Germain. Dal luglio 2013 al maggio 2015 siede sulla prestigiosa panchina del Real Madrid, conquistando la Coppa nazionale e la Champions League (decimo titolo continentale del club), in una storica finale a Lisbona contro i cugini dell’Atletico, una Supercoppa UEFA e una Coppa del mondo per club.
Come allenatore, con i rossoneri conquista uno scudetto, una Coppa e una Supercoppa italiane, due Champions League, due Supercoppe UEFA e una Coppa del Mondo per club. All’estero vince uno scudetto in Inghilterra e in Francia.
Riesce, come Miguel Munoz, Giovanni Trapattoni, Johan Cruijff, Frank Rijkaard, Josep Guardiola e Zinédine Zidane, a conquistare il trofeo continentale sia da atleta che da tecnico.Quest’anno è arrivato sulla panchina del Bayern Monaco, conquistando Bundesliga e Supercoppa Tedesca .In ambito tra gli eventi da rimarcare , ricordiamo la vittoria nel Mondiale del 1934 da parte dell’Italia.La prima esperienza degli Azzurri non poteva essere migliore. Nella finale di Roma, la squadra allenata da Vittorio Pozzo (con Meazza, Ferraris, Orsi, Monzeglio), ha battuto per 2 a 1 la Cecoslovacchia, con reti di Orsi all’80’ minuto e di Schiavio nei supplementari, laureandosi “Campione del Mondo”.
La Nazionale del “Regno d’Italia” si confermerà al vertice del calcio mondiale anche nella successiva edizione del 1938 in Francia.Infine, ricordiamo anche il pareggio tra Napoli e Genoa nella stagione di Serie B 2006/2007. Il match di Marassi terminò con il risultato 0-0 ma fu un pareggio fondamentale per entrambe le compagini : infatti con quel risultato, ci fu la festa promozione per entrambe le squadre che salirono in Serie A insieme alla capolista Juventus.