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12 APRILE : DAL PRIMO UOMO NELLO SPAZIO FINO ALLA VITTORIA DEL NAPOLI CONTRO IL BARI .

Il 12 Aprile è una data ricca di avvenimenti  storici , politici , culturali ed anche sportivi, che hanno caratterizzato e resa importante questa giornata. Tra gli avvenimenti storici di maggior rilievo , ricordiamo lo sbarco del primo uomo sulla luna avvenuto nel 1961 . Conquistare per primi lo spazio, allo scopo di dominare meglio la Terra. Una sfida che per circa vent’anni vide contrapposti i due “grandi blocchi”. La fase iniziale vide trionfare quello sovietico, che portando l’uomo nello spazio alzò l’asticella della sfida e costrinse gli Americani a correre ai ripari.  Il clima di guerra fredda, imperante nei decenni successivi alla Seconda guerra mondiale, vide Stati Uniti d’America e Unione Sovietica contendersi pezzi di mondo e dimostrare la propria potenza tecnologica e militare con una corsa sfrenata agli armamenti. In quest’ottica la conquista del cosmo garantiva due importanti risvolti: con il lancio di satelliti nello spazio sarebbe stato più facile spiare il nemico; farlo in anticipo sugli avversari avrebbe significato propagandare i rispettivi progressi scientifici. Il lancio dello Sputnik nel 1957, primo satellite nello spazio, aveva assegnato il primo prestigioso round all’U.R.S.S., battendo sul tempo gli Americani che tre mesi più tardi mandarono in orbita l’Explorer 1. Nel 1960 il regime guidato da Nikita Krusciov sembrava pronto a un altro clamoroso sorpasso. Con il progetto Vostok si mirava, per la prima volta, a portare l’uomo nell’orbita terrestre. Dalla primavera del 1960 al marzo dell’anno seguente vennero effettuati diversi lanci, utilizzando manichini e in molti casi animali, come cani e ratti, alcuni dei quali persero la vita durante il volo o in fase di atterraggio. La fase più drammatica si ebbe con la catastrofe di Nedelin: un missile intercontinentale esplose sulla rampa di lancio, provocando la morte di oltre 200 dipendenti. Un episodio che aumentò le condizioni di rischio per un eventuale coinvolgimento umano.Tuttavia non c’era molto tempo, visto che gli USA avevano programmato per marzo del 1961 il lancio del Mercury con un astronauta a bordo, poi rimandato a maggio. Nel frattempo l’agenzia spaziale sovietica RKA era stata incaricata di addestrare 20 cosmonauti, tra i quali sarebbe stato scelto il miglior pilota. La selezione premiò Jurij Alekseevič Gagarin, che il 12 aprile si accomodò all’interno della capsula del Vostok 1, sulla rampa di lancio del Cosmodromo di Bajkonur (nella steppa del Kazakistan). Il razzo si alzò alle 9.07 (ora di Mosca) e pochi minuti dopo Radio Mosca annunciò trionfalmente la notizia. Tutti i vari passaggi funzionarono senza problemi, anche perché i comandi erano azionati da terra e il pilota poteva fungere solo da spettatore passivo. Lo stesso aveva a disposizione riserve d’ossigeno e provviste alimentari per dieci giorni, nel caso fossero insorti inconvenienti al sistema computerizzato.  Non ce ne fu bisogno. Gli 89 minuti di volo trascorsero senza contrattempi e la navicella riuscì a eseguire un’orbita terrestre completa prima di rientrare nell’atmosfera. Alle 10.35, a una quota concordata di 7.000 m, Gagarin si catapultò dalla capsula e appeso al paracadute atterrò nei pressi della città di Engels. Venne accolto come un eroe e la propaganda sovietica fece risaltare al massimo l’evento.Non v’era dubbio che con la sua impresa era stata scritta una pagina storica del progresso scientifico, destinata ad allargare gli orizzonti delle conquiste umane. Tra i suoi primati, anche quello di osservare che il colore predominante della Terra, vista dallo spazio, era il blu. Gagarin descrisse in numerose interviste lo spettacolo cui aveva assistito, esortando il genere umano a impegnarsi di più nella conservazione del pianeta. Altro avvenimento da rimarcare è il processo nei confronti di Galilei nel 1633 . A poco più di un anno dalla pubblicazione del Dialogo sui due Massimi Sistemi del Mondo (21 febbraio), con cui diede pieno sostegno e diffusione alle teorie copernicane sul moto dei corpi celesti, Galilei finì nel mirino del tribunale dell’Inquisizione, che lo mise sotto processo per eresia. Iniziato a porte chiuse il 12 aprile del 1633, il procedimento fu ispirato da papa Urbano VIII, con cui Galileo intratteneva da tempo rapporti di reciproca stima e amicizia. Di fronte, però, allo straordinario consenso riscosso dalla nuova opera dello scienziato pisano, che andava a sconfessare la teoria aristotelico-tolemaica accettata dalla Chiesa, il Pontefice, su pressione della componente gesuita, ordinò che il libro venisse posto all’attenzione della commissione del Sant’Uffizio. Malato e in là con gli anni, messo con le spalle al muro, Galilei si trovò costretto all’abiura delle sue tesi, subendo, il 22 giugno, la condanna per «veementemente sospetto d’eresia» da scontare in carcere, pena poi commutata negli arresti domiciliari a vita nella sua casa di Firenze. Riabilitato a partire dal 1822, data in cui venne concesso l’imprimatur alla pubblicazione dell’opera “Elementi di ottica e astronomia” di Giuseppe Settele che riconosceva le teorie di Copernico, nel 1992 la Chiesa riconobbe come ingiusta la condanna del 1633, in quanto frutto di «un’indebita commistione di teologia e cosmologia pseudo-scientifica e arretrata».Questa data ricorda anche la morta di personaggi illustri come Franklin Delano Roosevelt, p rotagonista della scena politica mondiale del Novecento e principale artefice dello sviluppo economico degli USA. Nato ad Hyde Park, nello Stato di New York, e morto a Warm Springs nel 1945, si laureò ad Harvard in appena tre anni, avviandosi a una brillante carriera di avvocato prima e di politico poi. Divenuto senatore a soli 28 anni per il Partito Democratico, partecipò nel 1919 alla Conferenza di Parigi che mise fine alla Prima guerra mondiale. La paralisi degli arti inferiori, conseguenza della poliomelite, non ne frenò la carriera istituzionale, portata a compimento nel 1932 con l’elezione alla presidenza degli Stati Uniti d’America. Da trentaduesimo inquilino della casa bianca, ebbe come prima sfida la ripresa del Paese dopo la grave crisi del ’29, vinta con la ricetta di riforme economiche e sociali, ricordata come New Deal. Entrato nella storia in quanto unico presidente degli USA a essere eletto per più di due mandati consecutivi (in tutto quattro), guidò l’ingresso della superpotenza nella Seconda guerra mondiale, prendendo parte alla storica Conferenza di Yalta accanto a Churchill e Stalin. In ambito sportivo, da segnalare la vittoria del Napoli contro il Bari nel 1992. Gli azzurri trionfarono 3-2 grazie alla reti di Zola , Alemao e all’autogol di Bellucci . Il gol del pareggio in apertura di ripresa porta la firma di Gianfranco Zola. Il fantasista sardo vanta 35 gol nelle sue 136 partite in maglia azzurra: 32 in 105 di serie A e 3 nelle 23 di coppa Italia. Non ha segnato nelle sue 8 presenze in Europa. Dopo ventisette giornate il Napoli era terzo in classifica alle spalle di Milan e Juventus. A fine stagione gli azzurri chiusero al quarto posto, sorpassati dal Torino.

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