Il 17 Maggio è una data ricca di avvenimenti storici , politici , culturali ed anche sportivi, che hanno caratterizzato e resa importante questa giornata. Tra gli avvenimenti storici di maggior rilievo , ricordiamo la giornata internazionale contro l’omofobia e transfobia , promossa dall’Unione Europea nel 2007. Numerosi eventi e manifestazioni sono organizzati nel mondo per sensibilizzare le persone verso il problema dell’omofobia e per smuovere le coscienze al fine di prevenire il fenomeno. Questa ricorrenza fu festeggiata, per la prima volta, nel 2005, quando il francese Louis-Georges Tin, curatore del Dictionnaire de l’homophobie, a 15 anni dalla rimozione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, decise di istituire questa giornata a commemorazione dell’evento, al fine di debellare qualsiasi gesto omofobico. Dal 2009 la ricorrenza si amplia e asserisce la condanna anche verso gesti di violenza contro le persone transgender e contro qualsiasi gesto o forma di violenza legata all’orientamento sessuale delle persone. Eventi e manifestazioni ricordano a tutti l’importanza di rispettare il prossimo e i suoi orientamenti sessuali.Altro evento da sottolineare è il tragico omicidio di Luigi Calabresi, vice capo della squadra politica della Mobile. Il suo nome cominciò a entrare nel mirino delle frange rivoluzionarie dopo la strage di Piazza Fontana, il 12 dicembre del 1969. Fu uno spartiacque nella storia della Repubblica e nei rapporti tra forze dell’ordine e contestatori. Il giovane dirigente venne incaricato delle indagini e la sera stessa della strage eseguì una serie di arresti negli ambienti estremisti, specialmente anarchici. I sospetti si concentrarono su uno dei fermati, Giuseppe Pinelli, di professione ferroviere. L’uomo fu trattenuto per tre giorni e sottoposto a un estenuante interrogatorio; al terzo il suo corpo cadde dalla finestra dell’ufficio del commissario, schiantandosi a terra dopo un volo di quattro piani.Una tragica morte che suscitò indignazione nell’opinione pubblica e nella stampa di sinistra. Indignazione che si trasformò in rabbia feroce dopo le conclusioni dell’inchiesta condotta dal pm Gerardo D’Ambrosio, che definì la morte come accidentale, causata forse da un improvviso malore, escludendo le piste del suicidio e dell’omicidio. Una verità processuale rispedita al mittente dall’intellighenzia di sinistra, rappresentata da scrittori, giornalisti, registi e attori di chiara fama. Nel 2009, in occasione del Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, c’è stata una significativa stretta di mano tra Gemma Capra, moglie di Calabresi, e Licia Rognini, vedova Pinelli. Pur professatosi da sempre innocente e rifiutandosi di inoltrare domanda di grazia, Sofri ha dichiarato, nel corso di un’intervista, di sentirsi corresponsabile morale dell’omicidio.Infine , in ambito sportivo soprattutto per i tifosi del Napoli , ricordiamo la vittoria della Coppa Uefa nell’anno 1989. Le squadre italiane che partecipano alla 18ª edizione della Coppa UEFA sono: Roma, Inter, Juventus e Napoli. Negli ottavi di finale, i giallorossi sono eliminati dalla Dinamo Dresda e i nerazzurri dal Bayern Monaco. Il sorteggio dei quarti pone di fronte Juventus e Napoli. A Torino vincono i padroni di casa con un secco 2 a 0 ma nella partita di ritorno gli azzurri riescono a ribaltare il risultato. Al 10° segna Maradona su rigore, concesso per un fallo su Careca, e allo scadere del primo tempo Alemao ruba la palla a Mauro e la passa a Carnevale che dal limite, con un formidabile destro, batte il portiere Tacconi. Il secondo tempo si conclude sul 2 a 0 e si passa ai tempi supplementari. A un minuto dalla fine del secondo tempo, il napoletano Renica insacca, consentendo ai partenopei l’accesso alla semifinale. L’ostacolo per arrivare in finale è il Bayern Monaco. In casa gli azzurri chiudono con un perentorio 2-0, con gol di Maradona e Careca. In Germania la partita termina 2-2 (doppietta di Careca) e il Napoli vola in finale contro lo Stoccarda. All’andata allo stadio San Paolo, gli azzurri vincono 2-1 e al ritorno, il 17 maggio 1989, pareggiano 3 a 3. Al gol di Alemao risponde Klinsmann, ma allo scadere del primo tempo Ferrara riporta in vantaggio i partenopei. Nel secondo tempo, la rete di Careca ipoteca la vittoria e a nulla servono le due successive segnature dei tedeschi. Il Napoli conquista la prima (e unica) coppa europea.