In memoria di Paolo Borsellino, ucciso con la sua scorta il 19 luglio 1992 e di Falcone ucciso il 23 maggio dello stesso anno dalla stessa mafia che ammazza, deruba, crocifigge chi la combatte. Questa data i giovani non la ricordano oggi. Il libro di Alex Corlazzoli è stato scritto soprattutto per loro. Un percorso appassionato e attento lungo strade, piazze e angoli di una città, Palermo, scritto pensando anche ai “post-Millennials”, ai ragazzi che oggi hanno meno di vent’anni. Se le generazioni nate prima del 1992 sono cresciute con la certezza che più nessuno avrebbe dimenticato dove fosse e con chi, quel 23 maggio e quel 19 luglio, per i “Duemila” è infatti tutto diverso. Ma “1992 sulle strade di Falcone e Borsellino” è una mappa letteraria che vi accompagna capitolo per capitolo a scoprire i luoghi dove sono nati e vissuti i due magistrati; un testo da sottolineare e da evidenziare, pensato con un desiderio: vedere, accanto alle parole dell’autore, quelle dei lettori, scritte a mano ai margini delle pagine.
I giovani d’oggi, non possono ricordare quelle date perchè non erano ancora nati, quelle date sono infisse nella carne di chi c’era nel 1992, questo libro lo vuole raccontare. Vuole gridare ai giovani che no vi erano il male che è stato fatto e che non deve più ripetersi. Mai più. Il dolore lo si deve sentire dentro, come hanno fatto questi due uomini di legge, anno combattuto fino all’ultimo giorno della loro vita il male, lo hanno in qualche modo defraudato e anche se sono stati uccisi, il libro ci insegna che hanno vinto comunque loro. Hanno vinto sempre loro, anche morendo.