Anche quest’anno Napoli, per il sesto anno consecutivo, rinnova il suo impegno nel percorso del Mediterraneo Antirazzista, manifestazione culturale e sportiva di carattere nazionale che parte da Palermo per arrivare fino a Milano, passando per Catania, Roma e Genova e che vede al centro lo sport come strumento per abbattere frontiere e costruire diritti.
L’appuntamento napoletano del “Mediterraneo Antirazzista on the road” è previsto per il 2 ed il 3 giugno e si terrà tra Scampia e Capodimonte.
Il Mediterraneo Antirazzista nasce a Palermo ben dieci anni fa e si diffonde nel corso degli anni in varie città d’Italia animate dal desiderio di dedicare delle giornate allo sport come strumento per abbattere frontiere e costruire diritti.
La manifestazione vuole essere un’occasione di aggregazione attraverso lo sport, la musica e la convivialità intorno ai temi del multiculturalismo, della ricchezza delle diversità, della riappropriazione degli spazi pubblici, dei diritti umani, del Mediterraneo come crocevia di culture ma anche come luogo di speranza e purtroppo molto spesso anche di morte.
Il Mediterraneo Antirazzista Napoli quest’anno ha scelto di adottare la tematica condivisa anche da altre città del Mediterraneo Antirazzista On The Road, e che la tappa napoletana ha sintetizzato con il motto “Oltre le barriere, Oltre le frontiere” che nasce dalla necessità di abbattere i muri e i confini sia fisici che mentali che alimentano il razzismo e minano l’integrazione, per manifestare il dissenso per il decreto Minniti-Orlando, ormai legge che rende i CIE ancora di più dei centri di detenzione e che, con il pretesto di accelerare i procedimenti in materia di protezione internazionale, nega ai richiedenti asilo il diritto ad un giusto processo violando così la costituzione italiana e la Convenzione europea sui diritti dell’uomo.
La rete del Mediterraneo Antirazzista Napoli quest’anno ha deciso di caratterizzare la parata, sulla scia dei Carnevali Sociali di Napoli e di cui Scampia è l’avamposto, con il tema scelto quest’anno dalla tappa partenopea chiamando gli artisti di strada, gli attivisti ed i partecipanti a scendere in strada con striscioni, strutture allegoriche, simboli che esprimano il tema “Oltre le barriere, Oltre le frontiere”.
La tappa napoletana del Mediterraneo Antirazzista sarà preceduta da una mattinata di confronto verso il Mediterraneo Antirazzista, a cura della rete del Progetto Pangea, che insieme a centinaia di studenti di Scampia, ha riqualificato un area verde del quartiere, e fatto nascere nuove aiuole, attraverso un percorso di coscientizzazione incentrato sui diritti umani, sulla pace e sulla riappropriazione degli spazi pubblici .
Si tratterà di una giornata di confronto e di festa per gli studenti coinvolti in questo importante percorso. L’evento si terrà il 30 maggio alle 10.00 presso la sede di Scampia dell’Istituto Superiore Galileo Ferraris.
Si darà ufficialmente inizio al Mediterraneo Antirazzista Napoli 2017, Venerdì 2 giugno a Scampia alle 10:00 per la consueta parata di artisti di strada e biciclette dal tema “Oltre le barriere, Oltre le frontiere”.
Il corteo accompagnerà i partecipanti da Piazza Giovanni Paolo II (punto di concentramento), ai campi dell’ArciScampia e di via Hugo Pratt, dove si svolgeranno i tornei antirazzisti di rugby per tutte le età e i tornei di calcio per bambini e ragazzi da 6 a 17 anni. Gli adulti giocheranno il giorno successivo al Campo Lieti di Capodimonte. I Tornei si protrarranno fino al tardo pomeriggio e saranno allietati da un’anguriata antirazzista a metà giornata.
Sabato 3 giugno, la manifestazione avrà inizio la mattina alle ore 10.00 a Largo Dino Battaglia (tra Via F.lli Cervi e il Campo di Via Hugo Pratt), con visita al “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”, espressione del “Progetto Pangea”, dove la stessa mattina sarà installata una scultura in legno dal titolo “L’Approdo”, raffigurante una barca bianca, realizzata dal “Gruppo zoone” del Centro diurno “la Gatta blu”.
Dalle 10:30 invece si terrà il dibattito presso l’ArciScampia “Oltre le barriere, Oltre le frontiere” con focus sulla nuova legge sull’immigrazione.
Novità di quest’anno sarà l’uso dei campi in via Lieti a Capodimonte per i tornei degli adulti nella seconda giornata. Per poter praticare lo sport come un diritto che deve essere accessibile a tutti bisogna favorire l’accesso della cittadinanza a strutture sportive pubbliche e promuoverne l’avvicinamento per quelle fasce della popolazione cui spesso tale attività è preclusa a causa del disagio economico o dell’incuria. Il campo di Via Lieti è proprio una delle strutture in questione: uno spazio con grande potenziale ma sottoutilizzato, che seppur dichiarato inagibile per attività con fini agonistici resta chiuso alla cittadinanza e ai progetti sportivi che abbiano scopi sociali. Per tali ragioni, l’assemblea degli abitanti della III municipalità insieme alle realtà di sport popolare Stella Rossa 2006, ASD Funiculà e Palestra Popolare Vincenzo Leone si sono impegnate a promuovere il Mediterraneo Antirazzista anche su quel territorio, per dimostrare come questa struttura può essere utilizzata e che valore potrebbe avere per il quartiere come luogo di socializzazione per coloro che vi abitano.
Dalle 14.00, dunque, inizieranno i tornei di calcio adulti e le rappresentazioni delle attività sportive di kendo, scherma medievale e capoeira. Dalle 19:30 seguirà il dibattito sul tema “sport popolare in spazio pubblico” e terzo tempo con musica e convivialità.
Come ogni anno, il Mediterraneo Antirazzista aderisce alla Campagna Cartellino Rosso all’Apartheid Israeliana- promossa a Napoli dal Comitato BDS Campania. Ai Palestinesi continuano ad essere negati i diritti elementari ed impedita la stessa pratica sportiva. L’esperienza della Task Force voluta dall’ex presidente della FIFA non è riuscita a rimuovere i pesanti ostacoli che mutilano la vita sportiva palestinese e sono strumento di discriminazione. Né l’ultimo Congresso, il 67°, tenutosi gli scorsi 10 ed 11 maggio, ha ancora affrontato il problema delle sei squadre di colonie (illegali) israeliane presentato dalla Federazione Palestinese già da due anni. In questo modo la FIFA non ha applicato i suoi stessi Statuti, che vietano di giocare su territorio di un’altra Federazione senza il suo consenso, assumendo un comportamento ingiustamente discriminatorio.