Il 5 Febbraio è una data ricca di avvenimenti storici , politici , culturali ed anche sportivi, che hanno caratterizzato e resa importante questa giornata. Tra gli avvenimenti storici di maggior rilievo ricordiamo l’uscita dell’ultimo album dei Queen nel 1991. Dopo vent’anni di hit da primato, dischi di platino, tour mondiali, la band “regina” scrive l’ultima pagina della sua storia, che è la storia della musica rock e pop. Cantano lo «spettacolo deve andare avanti» ma senza la voce storica di Freddie Mercury niente è destinato a rimanere come prima. Siamo nella primavera del 1989. Sono appena terminate le fatiche dell’album The Miracle, che già miete i primi successi nelle classifiche europee, quando i Queen si ritrovano nuovamente al lavoro in sala di registrazione. Qualcosa però non va ed è necessario rimandare le prove. Il frontman appare provato e smagrito rispetto ai mesi precedenti, ma i suoi compagni e il mondo non conoscono le ragioni del suo stato. Ignorano che due anni prima ha scoperto di essere sieropositivo al virus HIV, degenerato proprio in quel frangente in AIDS conclamato. Alla stampa che già avanza i primi sospetti sul suo stato di salute, individuato come la causa del mancato tour per il disco precedente, il cantante originario dello Zanzibar obietta che è stata una scelta voluta per rompere una lunga routine. A novembre del 1989, alla ripresa delle prove per il nuovo album, gli altri vengono messi al corrente della verità: questa potrebbe essere l’ultima volta che si ritrovano tutti assieme a incidere in studio. Brian May alla chitarra, John Deacon al basso, Roger Taylor alla batteria, Mercury con la sua voce che non conosce confini.Ecco perché nelle 12 canzoni di Innuendo, a cominciare dalla title track, viene messa un’energia particolare, permeata da una palpabile malinconia per un cammino che sta per giungere al termine. Sul piano delle sonorità si torna in parte alle origini, abbandonando il genere “dance-rock” per il rock puro degli anni ’70, qui portato a piena maturazione. S’inizia con il brano che dà il titolo all’opera e mescola più stili, dall’hard rock al flamenco, affidato alla chitarra di Steve Howe (del complesso Yes); si chiude con la struggente The Show Must Go On che a molti appare, erroneamente, un testamento spirituale della band. Il 5 febbraio, il quattordicesimo album dei Queen, prodotto dallo stesso gruppo e da David Richards, debutta nei negozi con una copertina d’autore che richiama i disegni dell’illustratore ottocentesco J.J. Grandville, i cui personaggi immaginari ricompaiono nel video del singolo Innuendo. Il disco non ci mette molto a balzare ai primi posti delle classifiche di mezza Europa, mentre molti critici lo giudicano il miglior lavoro della band britannica. Questa data ricorda anche la nascita di personaggi importanti che hanno scritto la storia : tra questi ricordiamo il fenomeno portoghese Cristiano Ronaldo e lo scrittore americano William Burroughs . Cristiano Ronaldo è l’unico calciatore ad aver segnato cinquanta reti in una stagione in cinque consecutive. Nato a Funchal (nell’isola di Madera, Portogallo), è un celebre calciatore, attaccante della Nazionale portoghese e del Real Madrid, dove conquista, tra gli altri titoli, uno scudetto, due Champions League (2013/14 e 2015/16), la Supercoppa europea 2014. Il talento portoghese ha indossato anche la maglia dello Sporting Clube de Portugal (2002/2003) e del Manchester United (2003/2009), dove vince tre scudetti.La squadra inglese, nell’estate 2009, lo cede al Real Madrid per la cifra record di 94 milioni di euro. In carriera riceve decine di premi individuali, tra i quali il Pallone d’oro 2008, l’anno in cui con l’United conquista l’UEFA Champions League, la Premier League e la Coppa del mondo per club FIFA. Suo il premio anche nel 2013, superando gli altri finalisti Messi e Ribery, nel 2014 e nel 2016. L’argentino del Barcellona lo supera per quattro volte, lasciandogli la seconda piazza nel 2009, 2011, 2012 e 2015. Nel 2007 Cristiano Ronaldo è secondo dietro il brasiliano Kaká. Con la Nazionale lusitana ha vinto gli Europei nel 2016, mentre in precedenza aveva conquistato l’argento nel 2004 e il bronzo nel 2012. Personaggio chiave della beat generation, è stato William Burroughs ,uno degli scrittori più originali della controcultura americana degli anni Cinquanta e Sessanta, e un’icona hippy per la condotta fuori da ogni regola.Nato a Saint Louis, nel Missouri, come William Seward Burroughs II e morto nell’agosto del 1997 a Lawrence. Cominciò a scrivere già in età adolescenziale e prima dei trent’anni finì preda della droga, avvicinandosi con la sua vita sregolata alla Beat Generation e stringendo una forte amicizia con Jack Kerouac. Dopo il primo successo con il romanzo semi-autobiografico La scimmia sulla schiena, nel 1959 pubblicò il suo capolavoro, Pasto Nudo, incentrato sul controllo delle menti esercitato dallo Stato. Oltre a 18 romanzi, scrisse sei raccolte di prose, tra cui il racconto fantascientifico “Blade Runner, un film”, che ispirò nel titolo il celebre film di Ridley Scott nel 1982. Nominato nell’American Academy and Institute of Arts and Letters, poco prima di morire Burroughs prese parte al videoclip “Last Night on Earth” degli U2. In ambito sportivo ricordiamo anche la vittoria del Napoli contro la Spal nel 1967 . Il match terminò con il risultato di 1-4 con la tripletta di Josè Altafini . Il Napoli chiuse quel torneo al quarto posto alle spalle della Juventus, dell’Inter e del Bologna.Infine , ricordiamo anche la sfida tra Juventus e Milan ,prima partita trasmessa in tv . All’inizio del 1950 l’apparecchio televisivo era un oggetto misterioso, posseduto da pochi e che in tanti vedevano, osservavano con immaginabile meraviglia nei bar e nelle vetrine dei negozi. Il 5 febbraio 1950 tutto era pronto per l’esordio del calcio sugli schermi dei possessori di una TV per la sola zona di Torino. Una troupe riprese (con le telecamere portate sul posto con l’ausilio di mezzi dei Vigili del Fuoco) la partita del campionato di calcio di Serie A Juventus-Milan al Comunale di Torino. Per la cronaca, e per la storia, i bianconeri erano primi in classifica, inseguiti dai rossoneri; il risultato però premiò quest’ultimi con un netto 7 a 1, con 3 gol in 3 minuti. Lo scudetto alla fine del campionato fu vinto comunque dalla Juventus con 62 punti (100 reti fatte e 43 subite), secondo il Milan con 57 (118 e 45 i gol). Con la successiva diffusione televisiva si aprì un’era che dopo oltre 60 anni porterà il calcio ovunque in Italia, con la possibilità di vederlo in diretta e anche distribuito su più giorni, in televisione e su tanti altri dispositivi.