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500 anni da Lutero Il Papa in Svezia. «Andiamo insieme incontro agli scartati»

Un momento della preghiera ecumenica comune nella cattedrale luterana di Lund (Osservatore Romano/Lapresse)

Un momento della preghiera ecumenica comune nella cattedrale luterana di Lund (Osservatore Romano/Lapresse)

ore 18 L’esito di questa giornata si può siglare con le parole pronunciate all’arena svedese di Malmö dal vescovo di origini palestinesi Munib Younan, presidente della Lutheran World Federation, e con la firma in calce dell’ecumenismo pratico della carità: l’impegno a condividere le opere di misericordia. In sintonia con quanto espresso dal Papa perché «insieme dobbiamo pregare, insieme aiutare. La carità verso il prossimo. Questo è ecumenismo. Questa è già unità».

Così dopo la preghiera comune e al termine dell’incontro ecumenico nel quale il vescovo luterano Younan e Papa Francesco hanno ascoltato le diverse testimonianze provenienti da diversi contesti di conflitto e di povertà nel mondo, la Caritas internationalis e la World Service LWF – che orienta in particolare i suoi aiuti ai rifugiati – hanno sottoscritto ufficialmente un’accordo di collaborazione che vincola il loro impegno di lavoro comune al servizio solidale del prossimo. Riconoscendosi uniti nella fede in Cristo e nella missione di diffondere il Vangelo, diventa quindi parte essenziale di questa commemorazione rivolgere lo sguardo verso il futuro attraverso le realtà di povertà e emarginazione, per una più stretta testimonianza cristiana comune nel mondo di oggi.

ore 17.30 Papa Francesco è nella Malmoe Arena, per la seconda tappa ecumenica della sua commemorazione comune con i luterani del 500° anniversario della Riforma di Martin Lutero. Con il Pontefice, il vescovo Yunan e il reverendo Martin Junge segretario generale della Lwf, presente anche il cardinale Kurt Koch presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani.

ore 16 «Possiamo lavorare insieme per difendere la dignità umana e i diritti, specialmente quelli dei poveri, lavorare per la giustizia e rifiutare ogni forma di violenza». È quanto si legge nella dichiarazione comune firmata nella cattedrale di Lund, in Svezia, da Papa Francesco e dal presidente della Lutheran world federation, il vescovo Munib Younan.

La firma della dichiarazione congiunta (Lapresse)

«Oggi in particolare – prosegue la dichiarazione – lanciamo un appello per la fine delle violenze e degli estremismi che affliggono tanti Paesi, comunità e innumerevoli fratelli e sorelle cristiani. Esortiamo luterani e cattolici a lavorare insieme per accogliere gli stranieri, aiutare quanti sono costretti a fuggire per guerre e persecuzioni, e a difendere i diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo».

Papa Francesco nella cattedrale di Lund (Lapresse)

ore 15 Papa Francesco insieme al Primate luterano donna della Chiesa di Svezia, Antje Jackelen, al vescovo cattolico di Stoccolma Ander Arborelius, e ai rappresentanti della Lutheran World Federation è entrato in processione verso l’altare della granitica cattedrale medievale dell’antica diocesi di Lund, nel sud della Scandinavia. Al termine delle preghiere, dopo il sermone del reverendo Martin Junge, segretario generale della Federazione luterana, Papa Francesco ha pronunciato la sua omelia. Sono di riconciliazione, gratitudine, pentimento e speranza le sue parole. «In questo incontro di preghiera, qui a Lund, vogliamo manifestare il nostro comune desiderio di rimanere uniti a lui per avere la vita. È anche un momento per rendere grazie a Dio – ha detto il Papa – per l’impegno di tanti nostri fratelli, di diverse comunità ecclesiali, che non si sono rassegnati alla divisione, ma che hanno mantenuto viva la speranza della riconciliazione tra tutti coloro che credono nell’unico Signore».

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