La musica di Simone Spirito ha radici ben salde nella tradizione cantautorale italiana degli anni 80 e 90.
Non è difficile etichettarlo come un novello epigono di artisti come Nino Buonocore, Alan Sorrenti, Mario Venuti e Luca Madonia (quindi i Denovo dell’ultimo periodo) fino ad arrivare a riferimenti moderni come Brunori SAS e il cantautorato di scuola romana come Daniele Silvestri, ma anche Nicolò Fabi e Federico Zampaglione.
Il sound alterna sessioni acustiche e parti più elettriche dal sapore rock.
Artista versatile dalle ottime capacità vocali che ha rielaborato in maniera del tutto personale il canovaccio cantautorale partenopeo utilizzando la lingua italiana, senza disdegnare la lingua madre. Particolare è l’attenzione alla scrittura con testi introspettivi e vagamente ironici.
“Eppur Simone” è stato registrato da Stefano Formato e Alessandro D’Aniello e masterizzato da Bob Fix (già al lavoro con James Senese, Osanna, E. Gragnaniello, E. De Crescenzo, Gino Paoli, Daniele Sepe, Peppe Barra, Edoardo Bennato, Bisca, NCCP, 24 Grana, R. De Simone).
Nell’album suonano molti musicisti affermati dell’area napoletana: Enzo Foniciello che ha arrangiato quattro brani del disco e che tra l’altro ha collaborato con Joe Barbieri e i Foja ed ha curato gli arrangiamenti dell’ultimo album di Tommaso Primo.
Al basso troviamo Vittorio Pepe, che ha suonato tra gli altri con Tullio De Piscopo, Edoardo Bennato, J. Senese, e Lorenzo Scaperrotta, co-autore in tre brani.
Tra i batteristi che hanno suonato al disco oltre a Pasquale De Paola troviamo Alessandro Paradiso (componente storico dei Capone Bungt Bangt) e Luca Mignano giovane batterista che però ha già all’ attivo numerose esibizioni in festival jazz nazionali. Infine alle chitarre troviamo oltre lo stesso Simone ed Enzo Foniciello, Antonio Cece ed Ettore Sciarra collaboratore della Polosud Records e già chitarrista dei Walhalla, storica band new wave anni 90.
“Eppur Simone – ci racconta Spirito – è un lavoro discografico più maturo e complesso fatto di 8 canzoni che raccontano il mondo interiore e la ricerca artistica in maniera consapevole e forte, spaziando tra sonorità acustiche ed inserimenti musicali più moderni e contemporanei”.
A Roma, nel 2010, Simone Spirito inizia la sua formazione canora presso il Saint Louis College dove si iscrive ad un corso individuale di canto tenuto dal maestro Marco D’angelo, percorso formativo proseguito a Napoli con il maestro di canto Jazz Carlo Lomanto.
Inizia lo studio della chitarra con il maestro Paolo Del Vecchio e si avvicina allo studio del pianoforte studiando con la pianista napoletana Armanda Desidery.
Dal 2011 la sua inclinazione ha deviato nettamente sulla scritture di canzoni e grazie all’etichetta napoletana Polosud Records nel 2013 pubblica il suo primo EP dal titolo “La luce del Mattino“.
Ha fatto parte del collettivo di cantautori “Be Quiet”, con i quali ha partecipato a varie serate musicali , co-conducendo tra le altre cose per due stagioni un programma radiofonico per l’emittente campana Radio CRC
Nel 2014 è semifinalista del Premio Musicultura 2014 e finalista al Premio Fabrizio De Andrè.
Simone ha avuto l’onore di suonare per il “Dock of Sounds 2014” aprendo il concerto di Nino Bonocore. Altre esperienze live lo hanno portato a condividere il palco con Bungaro e il Pan del Diavolo.
La carriera artistica di Simone Spirito inizia come attore calcando i palchi dei teatri più prestigiosi d’Italia e arrivando a lavorare, tra gli altri, con Massimo Ranieri, Rocco Papaleo e Giovanni Esposito.
Non mancano esperienze cinematografiche tra cui “Il resto di niente” film tratto dal romanzo di Enzo Striano della regista Antonietta De Lillo, e televisive tra cui le serie “Un posto al Sole” e “La Squadra”.