Non solo i computer, anche gli smartphone sono usati all’insaputa dei proprietari per produrre bitcoin e altre criptovalute. L’ultimo allarme è legato alla società di sicurezza californiana Malwarebytes, secondo cui milioni di telefoni Android sono stati sfruttati per produrre la moneta virtuale Monero.
Infatti , gli esperti hanno individuato una nuova campagna di “malvertising”, cioè di pubblicità volta a diffondere malware, che dirotta gli utenti su siti in cui i loro smartphone sono usati per creare Monero. La campagna è operativa almeno a partire dal mese di novembre 2017. Nel complesso i siti individuati hanno avuto 800mila visitatori al giorno, che sono rimasti collegati per una media di 4 minuti; due di questi siti hanno registrato ciascuno oltre 30 milioni di visitatori al mese. Prendendo in considerazioni , tutto il lavoro svolto dagli smartphone , gli esperti calcolano che i cybercriminali abbiano potuto guadagnare alcune migliaia di dollari al mese.