Mentre le firme accordate agli enti del volontariato continuano ad aumentare (+40mila rispetto al 2012), gli enti della ricerca scientifica e sanitaria hanno visto per la prima volta nel 2013 un calo sia delle firme che degli importi.
Per quanto concerne la ricerca scientifica, pur aumentando rispetto al 2012 il numero di enti ammessi al beneficio del 5 per mille (428 contro 398), si registra nel 2013 una diminuzione delle firme dell’1,6% ed una flessione del 2% dei contributi raccolti, che passano da 55,7 a 54,5 milioni di euro.
All’AIRC – Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro va ancora il maggior numero di consensi, con oltre 34 milioni di euro.
Significativo è il fatto che ben il 7,9% degli enti raccolga oltre 100mila euro (ma nel 2012 la stessa quota ammontava al 9%). Da notare che gli enti del volontariato interessati dalle stesse cifre sono presenti in misura nettamente inferiore, rappresentando solo lo 0,5% del totale. Inoltre il settore del volontariato registra la presenza di ben 1047 enti a “zero firme” (ammessi al beneficio, ma che non hanno ricevuto alcun consenso), contro i soli 4 della ricerca scientifica.
Venendo alla ricerca sanitaria, la diminuzione di firme e importi è ancora più rilevante: se il numero di enti ammessi rimane stabile (103), le firme subiscono un calo del 3,2% e le cifre raccolte crollano del 2,8%, attestandosi intorno a quota 50 milioni.
AIRC e Fondazione Piemontese Ricerca sul Cancro si riconfermano gli enti col maggior numero di consensi.
Gli enti che raccolgono oltre 100mila euro ammontano al 33,9% ed ogni ente ha ricevuto almeno una firma.
Le flessioni registrate nel campo della ricerca sanitaria sono importanti e rischiano di porre un freno all’impegno concreto che associazioni di volontariato ed enti dedicano ogni anno a riabilitazione e ricerca, come nel caso della associazione Lega del Filo d’Oro che proprio sulle donazioni di 5×1000 pianifica gli investimenti per l’assistenza, educazione e riabilitazione di persone sordocieche. La diagnosi e l’intervento precoce sui bambini sono essenziali e le donazioni, volte a supportare i centri e le sedi dell’associazione, li rendono possibili.
O, ancora, è il caso della FIRC – Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro che dal 1977 accoglie donazioni e lasciti testamentari per finanziare progetti di ricerca a lunga durata nel campo della cura e studio dei tumori.