27 uomini delle Milizie lealiste della mobilitazione popolare Hashid Shaabi sono stati uccisi nello scontro con il sedicente Stato Islamico (Isis) nel nord dell’Iraq. Scontri che hanno avuto inizio la scorsa notte vicno Kirkuk, dopo un’operazione per eliminare le cellule dell’ Isis presenti nella regione e nella zona, riconquistata dalle forze governative lo scorso anno. Ieri sera un gruppo di jihadisti,con le uniformi dell’esercito iracheno, ha teso un’imboscata ai miliziani lealisti. Nella guerriglia sono intervenute altre milizie per uno scontro di circa due ore.
Un uomo di circa 20 anni è entrato nel luogo di culto, che si trova in una regione a prevalenza di musulmani, e ha iniziato a sparare contro i fedeli con un fucile da caccia.
L’assalitore è stato ucciso in un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine.
Due agenti sono rimasti feriti durante l’attacco.
Secondo quanto reso noto dal ministero della Sanità russa, quattro delle vittime sono morte sul colpo, mentre la quinta donna è deceduta dopo il trasporto in ospedale. Daghestan è una repubblica della Federazione Russa. Per area e per popolazione è la più grande del Caucaso settentrionale. Sono due milioni e mezzo circa gli abitanti. Confinante con la Cecenia, il Dagestan è una delle regioni più povere e instabili della Russia. È bersaglio regolare di attacchi, talvolta rivendicati dall’Isis, a cui la rivolta armata islamista nel Caucaso russo ha giurato fedeltà nel giugno 2015