Nel corso della sua vita, una donna su tre – ovvero circa 736 milioni in tutto il mondo – subisce violenza fisica o sessuale da parte di un uomo, un numero invariato negli ultimi dieci anni ma che sta peggiorando con la pandemia Covid. Questo problema rimane “devastantemente pervasivo e inizia in modo allarmante da giovane“, tanto che una donna su 4 avrà già subito violenza da parte di un partner quando raggiungerà i 25 anni.
A lanciare l’allarme è l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che presenta i dati del più grande studio condotto sulla violenza contro le donne, sulla base dei dati dal 2000 al 2018.
Dai nuovi dati Oms che aggiornano le stime precedenti rilasciate nel 2013, emerge come quella da parte del partner sia di gran lunga la forma più diffusa di violenza e colpisce circa 641 milioni di donne nel mondo. Tuttavia, il 6% delle donne a livello globale riferisce di essere stata violentata da qualcuno che non sia il marito o il partner ed è probabile che la cifra reale sia molto più alta.
A esserne colpite sono soprattutto le donne tra 15 e 49 anni che vivono in Paesi a reddito medio-basso. Le regioni dell’Oceania, dell’Asia meridionale e dell’Africa subsahariana hanno i tassi di prevalenza più elevati e vanno dal 33% al 51%. Mentre i tassi più bassi si trovano in Europa (16-23%), Asia centrale (18%), Asia orientale (20%) e Asia sud–orientale (21%).
ANSA