Priorità per gli over 80 ed alcune categorie professionali come il personale scolastico e le forze dell’ordine ma a queste si aggiungono 5 categorie per età e patologie: è quanto indica la bozza aggiornata del Piano vaccini , del Ministero della Salute, Commissario straordinario, Iss, Agenas e Aifa che oggi andrà’ in Conferenza Unificata. Queste le linee: elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili; disabilità grave); persone tra 70 e 79 anni; persone tra i 60 e i 69 anni; persone con comorbidità sotto i 60 anni, senza la gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili; persone sotto i 60 anni.
“Qualora le dosi di vaccino disponibili lo permettano” sarà possibile “vaccinare all’interno dei posti di lavoro, a prescindere dall’età, fatto salvo che la vaccinazione venga realizzata in sede, da parte di sanitari ivi disponibili, al fine di realizzare un notevole guadagno in termini di tempestività, efficacia e livello di adesione”.
È quanto prevede la bozza del Piano vaccini, dettagliando quanto già trapelato ieri.
E’ iniziata la riunione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome convocata per discutere del nuovo piano vaccinale elaborato dal governo e delle nuove misure per l’emergenza Covid-19 in arrivo. Il presidente della Conferenza e dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini è collegato in video dalla sede di Roma, secondo quanto si apprende. Dalle 14.30 è prevista la Conferenza unificata con i ministri Mariastella Gelmini (Affari regionali) e Roberto Speranza (Salute) e i rapresentanti dei Comuni (Anci) e della Province (Upi).
Sono collegati, tra gli altri, Donato Toma (Molise), Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia), Nino Spirlì (Calabria), Giovanni Toti (Liguria), Nello Musumeci (Sicilia), Donatella Tesei (Umbria), Erik Lavevaz (Valle d’Aosta), Arno Kompatscher (Alto Adige), Marco Marsilio (Abruzzo), Luca Zaia (Veneto). Altre Regioni sono rappresentate a livello di assessori, secondo quanto riferito.
“Se arrivassero tutti i vaccini che ci hanno promesso i contratti non saremmo in grado di somministrarli perché abbiamo sbagliato la programmazione”. Lo denuncia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti su La 7. “L’Europa ha sbagliato moltissimo, ma quanto abbiamo sbagliato noi nel decretare tre diverse tipologie di uso di AstraZeneca che avevamo già in mano nelle ultime tre settimane? – ha detto – I piani vaccinali delle Regioni sono stati fatti e disfatti tre volte. Non abbiamo infermieri per fare i vaccini, non aver pensato di allargare le professioni sanitarie che possono mettere un ago nella spalla, è un altro errore”.
“Dal Governo Draghi noi ci aspettavamo un cambiamento di rotta, se poi abbiamo i Dpcm come Conte, anticipati alla stampa quotidiana come succede da ieri per la Conferenza delle Regioni di oggi”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti su La 7. “Per quel che dirà Draghi domani abbiamo già praticamente fatto la riunione – ha aggiunto – Sappiamo che chiuderemo a Pasqua, sappiamo delle zone rosse, francamente la discontinuità non la vedo: do il beneficio a Draghi che è arrivato da dieci giorni, ma per quanto sia capace, bravo e autorevole, dovrà prendere contezza del mondo che lo circonda”.
ANSA