“Io non voglio vivacchiare, voglio imprimere una svolta al partito. Non mi interessa l’unanimità finta, quella per cui alla prima difficoltà ognuno se ne va per conto suo”. Queste le parole dell’ex premier Enrico Letta in serata a Propaganda Live su La7.
Letta ha sciolto la riserva ed oggi sarà proclamato segretario del Pd, lo conferma attraverso un tweet. In allegato al post un video di poco più di un minuto in cui ufficializza la sua candidatura all’assemblea del Partito Democratico, ringraziando Zingaretti e annunciando che interverrà nello stesso incontro.
«Credo nel valore della parola -dice nel video- invito tutti a votare sulla base delle mie parole. Sapendo che non cerco l’unanimità ma la verità nei rapporti fra di noi per uscire da questa crisi». Poi ha aggiunto: «Oggi sono qui dove lunedì scorso non avrei mai immaginato per candidarmi alla guida di quel partito che ho contribuito a fondare e che oggi vive una crisi profonda. Lo faccio per amore della politica e passione per i valori democratici».
Enrico Letta oggi sarà rieletto segretario del Pd a distanza di sette anni dopo la sua uscita di scena. In seguito alle dimissioni di Nicola Zingaretti avvenute il 4 marzo dello scorso anno, l’assemblea dei Dem dovrebbe riportare l’ex premier a capo del partito con elezioni unanime.
Tutte le correnti del Pd hanno annunciato il “sì” a Letta che ha tenuto a specificare di non volere “vendette” ma “lealtà“, no al leaderismo e all’unanimismo ma un “confronto franco”.
Per questa ragione la sua sfida è volta ad un’apertura del partito all’esterno, con la partecipazione diretta dei circoli e forme organizzative nuove per aprire le porte alle tante associazioni già impegnate nella società.
Stamattina Enrico Letta in un post su Twitter scrive: “Ci vediamo oggi alle 11.45 sulla pagina Facebook del Pd e di Immagina Web.” Poi una volta arrivato a destinazione un altro tweet con due selfie, uno davanti alla sede e uno dentro l’ascensore: “Lo ammetto. L’emozione non manca a salire di nuovo al Nazareno, più di sette anni dopo“.
“Di nuovo” perché il segretario del Pd vi entrò per l’ultima volta nel 2014 per una riunione della direzione, prima che il partito decidesse di sostituirlo alla presidenza del Consiglio.
Ma come sarà il Pd guidato da Letta? Letta dovrebbe disegnare un Pd promotore di un centrosinistra allargato dai liberaldemocratici alla sinistra passando per i Cinque stelle, senza essere vincolato da alleati.
Il ritorno di Letta è stato preceduto da diverse telefonate ai diversi capi delle tante aree che compongono il Pd, si è messo in contatto con Draghi, ma anche con Giuseppe Conte e Luigi Di Maio.
Enrico Letta ha promesso “lealtà, serietà e varietà” nei rapporti, inoltre ha chiesto regole d’ingaggio chiare questo perché la mancanza di rispetto reciproca ha portato il partito a precipitare in una profonda crisi.
Per uscirne dunque il Pd deve “aprirsi” e “smettere di parlare di se stesso ma offrire soluzioni al Paese.”
A cura di Federica Chiapparelli