Bebe Vio che si tocca il volto con le mani, anzi con le protesi, Barack Obama che ride libero dalla cravatta, Micheal Stipe dei Rem con una mela verde sulla testa, ma anche Fiorello, Forattini, Tiziano Ferro, Ligabue, Monica Bellucci, Roberto Bolle Sono tanti i personaggi che Giovanni Gastel ha ritratto nella sua lunga carriera iniziata negli anni ’70, nella cantina di casa, e terminata con la sua morte per Covid oggi all’ospedale in Fiera di Milano. “Fotografo delle anime perse”, lo ha ricordato Piero Pelù.
Ultimo di sette figli di Giuseppe Gastel e Ida Visconti di Modrone, nipote di Luchino Visconti, nato nel 1955, aveva scelto di seguire la sua passione, la fotografia, anziché la laurea.