Harry e Meghan non sono soli nella lotta contro la Royal Family! E menomale…
Dal giorno in cui Buckingham Palace ha annunciato che il principe Harry e Meghan Markle sarebbero usciti dalla royal family, diversi personaggi influenti si sono schierati dalla loro parte prendendosi la responsabilità di proteggerli sia in pubblico che in privato, sottolinea VanityFair. In cima alla lista, naturalmente, c’è Oprah Winfrey, che ai Sussex ha offerto l’opportunità di sparare a zero contro la royal family (accusandola fra l’altro di razzismo) nel corso dell’intervista bomba che ha già fatto storia. Oprah, che era fra gli invitati al royal wedding del maggio 2018, è stata la prima celeb a difendere i Sussex.
Già nel 2019 si era pubblicamente pronunciata contro l’«ingiusto trattamento» che i media britannici riservavano a Meghan.
Probabilmente è stata proprio la regina della tv americana a mettere in contatto i Sussex con un altro loro «salvatore»: il produttore multimilionario Tyler Perry, amico e «discepolo» di Oprah da almeno venti anni. Quando Harry e Meghan persero l’appoggio della Corona, fu Perry a inviargli il jet privato che li trasportò dal Canada alla California. E fu sempre lui a prestargli la villa a Los Angeles dove Harry e Meghan, col piccolo Archie, hanno vissuto tre mesi prima di traslocare nella loro sontuosa dimora (da 14 milioni di dollari) a Montecito. In quei tre mesi, il produttore gli ha pure messo a disposizione le sue guardie del corpo.
Perry non è stato certo l’unico a dimostrarsi molto generoso coi Sussex. Anche George e Amal Clooney, dopo il royal wedding, avevano messo a disposizione della coppia la loro villa sul lago di Como e un aereo privato. George, inoltre, nel marzo 2019 si scagliò pubblicamente contro i tabloid britannici che a suo giudizio perseguitavano Meghan: «La inseguono dappertutto, e la diffamano. È una donna incinta di sette mesi e viene perseguitata e offesa nello stesso modo in cui veniva trattata Diana, la storia si ripete».
Un’altra sostenitrice dei Sussex è Gayle King, che fu tra le venti invitate al baby shower americano della duchessa di Sussex. La famosa giornalista è diventata la portavoce, non ufficiale, dei duchi. È stata lei a far sapere che Harry, dopo l’intervista a Oprah, per smussare gli attriti con la royal family aveva parlato sia con Carlo che con William. Ma che i colloqui erano stati «totalmente infruttuosi». Una rivelazione che ha mandato i Windsor, e William in particolare, su tutte le furie: ora il primogenito di Carlo e Diana «teme che qualsiasi discussione privata col fratello Harry finisca in tv».
I Sussex hanno un alleato (forse l’unico) anche in suolo britannico: Omid Scobie, noto per essere il coautore della celebre biografia sui Sussex, Finding Freedom. Omid – inglese ma di origini persiane – non solo si è schierato fin dall’inizio dalla parte dei duchi, ma più volte ha denunciato il razzismo della stampa britannica e di Buckingham Palace.