Cultura

Hacker della Dad: violate piattaforme web in tutte in Italia

Ormai è da quasi più di un anno che gli studenti italiani non si recano in sede, a causa del Covid-19, molte le attività che hanno chiuso e molte quelle che non riapriranno più, ma pochi si concentrano sul fattore scolastico. Proviamo a ripercorrere quanto successo durante quest’anno.

Nel 2020, il governo Conte emana un DPCM dove stabilisce che le lezioni continueranno da casa, tramite la DaD (didattica a distanza).

Nonostante in questi mesi si è provato in tutti i modi di a tornare, anche parzialmente, alla normalità la Dad è attualmente diventata la forma principale di didattica fino a Pasqua 2021. Ma questo metodo di insegnamento a distanza è facile? Ovviamente no.

Bisogna essere muniti di un computer o di un telefono di discreta qualità, una buona connessione, di una webcam funzionante e di tanta pazienza. Sono molte le lezioni perse da alcuni o anche da alcuni professori, magari a causa proprio della connessione che non andava o del microfono del proprio pc o telefono che non andava. Insomma, la DaD non è semplice e lo abbiamo capito, ma la notizia sconcertante è quella riportata nelle ultime ore dove alcuni ragazzi avrebbero manomesso di proposito le lezioni.

Oggi  tre ragazzi, due maggiorenni e un minorenne sono stati denunciati dalla polizia postale di Genova. Il gruppo era strutturalmente organizzato e agiva sistematicamente su tutto il territorio nazionale manomettendo le lezioni.  I tre sono della provincia di Milano e Messina e facevano parte di gruppi Telegram ed Instagram, creati appositamente. A condividere i codici di accesso alle video-lezioni spesso erano gli stessi studenti, anch’essi individuati dai poliziotti.  Tutti gli indagati hanno subito ammesso le condotte contestate e dovranno ora rispondere dei reati di interruzione di pubblico servizio e accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico. Sequestrati tablet e pc che verranno perquisiti dalla Polizia Postale per trovare tutti i responsabili.

L’attuale ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi in accordo con il premier Draghi valuteranno il quadro epidemiologico e l’opportunità di riaprire o meno le scuole primarie e secondarie. Si cerca di completare di vaccinare il personale ATA e docenti; ma resta il punto interrogativo degli alunni, in quanto non si sa in quanto tempo verranno vaccinati.

 

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