Venerdì 26 marzo, ore 19.00, sarà presentato on line sui canali digitali del Museo-FRaC Baronissi, in diretta streaming, il libro di Massimo Bignardi Salvatore Lovaglio. La terra, il paesaggio, l’universo, pubblicato da Nomos Edizioni.
È il quarto appuntamento della rassegna “L’autore a chi legge”, promossa dall’Associazione Culturale “Tutti Suonati” nell’ambito degli eventi e delle attività didattiche del Museo-FRaC,Baronissi, da quest’anno patrocinata dalla sezione Campania dell’Associazione Italiana Biblioteche.
La monografia, dedicata alle opere realizzate da Salvatore Lovaglio, documenta l’impegno artistico svolto dall’artista pugliese nell’arco di quasi cinquant’anni. Una narrazione che attraversa le esperienze di un artista che è stato tra i protagonisti di quella stagione di rinnovamento che la cultura artistica del Mezzogiorno d’Italia ha fatto registrare negli anni Ottanta.
“Mezzo secolo di pittura – scrive Bignardi in apertura del lungo saggio introduttivo – misura di un esercizio costante e quotidiano da parte dell’artista, di approcciare l’inesprimibile, dando conto del suo sporgersi oltre il precario confine che lo separa dalla superficie della tela o del foglio. Non è un confine di chiusura, bensì un limen che apre e accoglie le incursioni del processo di astrazione che, dagli anni settanta dopo un periodo di attenzione al confronto con il referente, connota la sua pittura, conservando, al contempo, la capacità di suggerire larvali tracce di un pensiero figurale.
Dimensione che l’artista rende esplicita nelle grandi composizioni, nelle quali ad una calibrata sintassi del colore associa il vitalismo di un segno carico di gestualità. È quanto si riscontra nelle grandi incisioni, realizzate e stampate come unica prova nel corso della trascorsa estate: su lastre di ferro fuori formato, Salvatore propone la visione di un paesaggio-universo che muta la sua configurazione, assecondando l’inclinarsi della luce che scivola sul foglio di carta”.
SALVATORE LOVAGLIO è nato a Troia (Foggia) nel 1947 e vive e lavora tra Lucera e Milano. Pittore, scultore e incisore, si è formato nelle Accademie di Belle Arti di Napoli e Foggia e ha insegnato in quelle di Brera, a Milano, di Bari e di Foggia. Fondatore del Centro studi e promozione arti visive Mecenate di Lucera, è stato da sempre impegnato nell’organizzazione
di attività artistiche. Svolge attività artistica dal 1972. Negli anni ottanta collabora alla nascita di “Proposte di figurazioni” con Sergio Michilini, Nazareno Di Nardo, Gaetano D’Auria e altri artisti con i quali organizza mostre itineranti presso spazi ed enti pubblici nell’area milanese e varesina. È di quegli anni l’amicizia con gli scultori Franco Fossa e Antonio M. Pecchini e con gli architetti Dario Manzo e Giampiero Spigarelli. Con loro ottiene il primo e il terzo premio nel concorso indetto dall’Amministrazione comunale di Busto Arstizio e dalla Regione Lombardia per la riqualificazione di un’area della città e la realizzazione di un monumento dedicato alle vittime del lavoro. Dal 1992, partecipa con l’artista Koemon Hattori ad una serie di iniziative dal titolo “Senza frontiere”, esponendo in vari musei giapponesi, tra cui City Art Museum di Nigata; Ginza Art Gallery e Galleria Bumdodo di Tokio. Nel 1996 viene allestita una sua personale presso il Centro Culturale San Fedele di Milano e nel 1999 tiene una mostra antologica presso la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate. Nel 2001 realizza per la Città di Lucera la Colonna monumentale dedicata al Terzo Millennio collocata nel piazzale della stazione; nel 2003 tiene presso il Chiostro di Voltorre di Gavirate una significativa mostra personale dal titolo “Appunti di guerra”, mentre del 2005 è la personale dal titolo “Geografie”, allestita presso la Galleria provinciale d’arte moderna e contemporanea di Foggia. Nel 2010 espone le sue “Incisioni”, in una mostra itinerante che tocca anche Roma, mentre del 2011 è l’invito alla 54a Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, Padiglione Italia, allestito al Palazzo delle Esposizioni, “Sala Nervi” di Torino. Nel 2015 ha realizzato per la città di Manfredonia una monumentale statua equestre dedicata a Re Manfredi. Di recente ha esposto nel 2018 presso la Fideuram Private Banker di Foggia e, nel 2019, la mostra delle opere degli ultimi dieci anni dal titolo “Percorsi” ospitata in diversi centri della Capitanata.