Gli incentivi sono stati pensati per le famiglie in gravi difficoltà economiche a causa della pandemia. Il Decreto Ristori ter, dello scorso novembre, aveva stanziato 400 milioni per rinnovare questo aiuto.
In arrivo, dalle amministrazioni comunali, i bonus spesa 2021 fino a 700 euro per le famiglie in gravi difficoltà economiche a causa della pandemia di Covid-19. Il Decreto Ristori ter, dello scorso novembre, aveva stanziato 400 milioni per rinnovare questo incentivo, già previsto nel Decreto di marzo 2020 per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
I buoni spesa possono essere usati solo per comprare alimenti, farmaci e beni di prima necessità nei negozi che aderiscono all’iniziativa. Inoltre sono destinati ai nuclei familiari con un ISEE molto basso, solitamente inferiore agli 8mila euro.
Da precisare, però, che ogni comune ha previsto importi e requisiti diversi per accedere al bonus. L’ammontare dei tagliandi distribuiti va dai 50 ai 700 euro e, in generale, non possono accedere al voucher le famiglie dove uno o più membri lavorano o ricevono sostegni statali.
A livello generale, ci sono vari requisiti che i cittadini devono dimostrare di possedere per ricevere l’incentivo. Occorre avere la cittadinanza italiana, la residenza nel Comune di riferimento o il permesso di soggiorno.
Serve dimostrare un grave peggioramento della situazione economica dovuto alla pandemia di Covid-19 (con certificazione ISEE o autocertificazione) che rende difficile o impossibile acquistare i beni di prima necessità. Nessun membro del nucleo familiare richiedente, inoltre, deve contemporaneamente percepire degli ammortizzatori sociali, come ad esempio Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza.
Ogni amministrazione ha pubblicato bandi con indicazioni differenti. Anche le modalità per fare richiesta variano da zona a zona ma, in generale, le domande per questo incentivo si effettuano in tre modi. Con i Caf, che offrono consulenza al cittadino, ne verificano i requisiti fiscali e poi trasmettono la richiesta al Comune. Oppure compilando un modulo online sul sito del Comune di riferimento (allegando una certificazione ISEE o un’autocertificazioni della propria situazione economica). Oppure ancora attraverso i Servizi Sociali.
SKYTG 24