Il principe Hamzah, accusato di complotto contro il fratellastro, il re della Giordania Abdallah II, ha detto che non obbedirà agli ordini, in una registrazione audio trasmessa su Twitter nella notte tra domenica e lunedì.
“Ovviamente non obbedirò (agli ordini del capo di stato maggiore, il generale Youssef Huneiti, ndr) quando mi dice che non sono autorizzato ad uscire, a twittare, a comunicare con le persone e che mi è permesso solo vedere la mia famiglia “, dice Hamzah nella registrazione di una conversazione al telefono con un interlocutore.
Attentato alla sicurezza nazionale e collegamenti con servizi stranieri.
L’atto di accusa contro il principe Hamzah bin Hussein e i suoi alleati è stato pronunciato dal vice premier giordano e ministro degli esteri, al-Safadi, parlando del sospetto complotto ordito contro re Abdallah, fratellastro del principale inquisito. Hamzah stesso ha denunciato in un video di “essere stato posto agli arresti domiciliari” e di “non essere lui responsabile del crollo della governance, della corruzione e dell’incompetenza prevalsa nel governo negli ultimi 15-20 anni e che ora sta peggiorando”.
In una conversazione telefonica rilanciata oggi su twitter in Giordania, il principe Hamzah – dopo aver avuto sabato un colloquio col capo di Stato maggiore, gen. Yussef Huneiti – assicura: “Non voglio fare alcunchè possa creare una escalation”. Riferendosi a una serie di limitazioni che le autorità vorrebbero imporgli, replica tuttavia che non intende rispettarle “in quanto esse sono del tutto inconcepibili”.
Ansa