L’ex capitano della Roma, da poco collaboratore del C.t. Mancini in Nazionale è stato ricoverato in via precauzionale. È l’ennesimo azzurro positivo dopo gli 8 giocatori (tra cui Bonucci, Bernardeschi e Florenzi) e i 3 membri dello staff. Tutti i club della Serie A sono in apprensione.
Daniele De Rossi, positivo al Coronavirus, è stato ricoverato allo Spallanzani di Roma. Dopo aver eseguito una Tac d’urgenza al San Camillo i medici hanno deciso per un ricovero in via precauzionale. Le sue condizioni sono definite discrete (non è in terapia intensiva) e vengono comunque costantemente monitorate. Secondo quanto si apprende, De Rossi avrebbe contratto una polmonite.
Il 37enne ex capitano della Roma è stato contagiato, presumibilmente, durante il ritiro della Nazionale, che in pochi giorni si è trasformata in un vero e proprio focolaio.
Sono 8 finora i calciatori che, al rientro dalle convocazioni dopo le partite con l’Irlanda del Nord a Parma, la Bulgaria a Sofia e la Lituania a Vilnius, sono risultati positivi e di conseguenza costretti all’isolamento come da protocollo. La sequenza della lista fa davvero impressione, perché in pochi giorni gli azzurri sono aumentati di numero. Eccoli: Leonardo Bonucci e Federico Bernardeschi (Juventus), Marco Verratti e Alessandro Florenzi (Paris Saint-Germain), Vincenzo Grifo (Hoffenheim), Alessio Cragno (Cagliari), Salvatore Sirigu (Torino) e Matteo Pessina (Atalanta). A questi vanno aggiunti, oltre a De Rossi, altri tre membri dello staff della Nazionale. Come sia potuto succedere non si sa. In teoria la «bolla» della Nazionale avrebbe dovuto preservare gli azzurri. Ma così non è stato.
De Rossi era alla prima uscita da collaboratore nello staff del C.t. Roberto Mancini, compito che aveva accettato con grande entusiasmo – ricambiato da tutta la squadra – proprio in vista di un percorso professionale da allenatore. De Rossi aveva riscontrato qualche sintomo e si stava curando in modalità domiciliare e in isolamento nella sua casa nel centro di Roma. Poi la Tac e il ricovero.
Il focolaio azzurro continua a tenere tutta la Serie A in apprensione. I club che hanno mandato giocatori in Nazionale cercano di cautelarsi. Il Sassuolo ha preventivamente escluso da allenamenti e partite i suoi tre giocatori (Berardi, Locatelli e Caputo), mentre il Bologna ha seguito un protocollo particolare (spogliatoio personale e non condiviso) per Soriano.
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