C’è attesa per il monitoraggio Iss di venerdì 16 aprile, per capire in quale fascia di rischio verranno collocate le regioni italiane. Al momento, in zona rossa ci sono Campania, Sardegna, Valle d’Aosta e Puglia. Due di queste, Puglia e Campania, sperano nella zona arancione, mentre sarà più difficile che questo accada per la Valle d’Aosta. La Sardegna con tutta probabilità continuerà ad avere le restrizioni maggiori.
Tutte le altre regioni dovrebbero restare arancioni, ma ci sono alcune aree che mirano alla zona gialla: Lazio, Umbria, Abruzzo e Alto Adige. Da ricordare, però, che come stabilito con le ultime regole del governo, non ci saranno zone gialle fino al 30 aprile. Ecco la situazione nelle regioni più colpite.
CAMPANIA – La Campania è una delle quattro regioni da zona rossa secondo lo scorso monitoraggio e spera ora di cambiare fascia e passare all’arancione, con misure allentate. Resta molto alto però il numero dei nuovi positivi: 2.212. Il tasso di incidenza relativo è del 10,44%. Si allenta la pressione sugli ospedali: i posti occupati in terapia intensiva sono 127 (-6), quelli in degenza 1.585 (-7).
PUGLIA – Anche questa regione si trova al momento in fascia rossa e spera di passare in arancione. Dopo alcuni giorni di flessione della curva epidemiologica, però, c’è stato un nuovo aumento dei contagi, mentre negli ospedali il numero di pazienti Covid resta sopra i 2.000. Ma è nelle terapie intensive che la pressione continua a crescere. Il 14 aprile si è registrato il picco di pazienti da inizio pandemia: 270, con 29 nuovi ingressi.
VALLE D’AOSTA- Sono 60 i nuovi contagi da coronavirus. Sono 66 i ricoverati in ospedale, 12 in terapia intensiva e 1.064 in isolamento domiciliare. La regione dovrebbe rimanere in fascia rossa anche nel prossimo monitoraggio.
SARDEGNA – La regione rimarrà con tutta probabilità nella fascia rossa. Nuova impennata di contagi: nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 502 nuovi casi. Per trovare numeri simili bisogna tornare a fine novembre-primi di dicembre dello scorso anno, in piena seconda ondata pandemica.
SICILIA – Rischio zona rossa per la Sicilia. Altri 1.542 nuovi positivi nell’isola su 29.503 tamponi processati, con un’incidenza del 5,2%, decisamente più alto della media nazionale al 4,8%. La Regione è ancora al terzo posto dopo Campania e Lombardia per numero di contagi giornalieri e sembra indirizzarsi verso la zona rossa che peraltro è già stata decretata in numerosi comuni siciliani e in tutta la provincia di Palermo.
EMILIA-ROMAGNA – Sono 859 i nuovi contagi di coronavirus in Emilia-Romagna. Continua il calo dei ricoverati in atto negli ultimi giorni: i pazienti in terapia intensiva sono 317 (-14), 2.590 quelli negli altri reparti Covid (-64). “L’indice Rt attuale è 0,77, continua a calare, ampiamente sotto l’1. L’incidenza dal 5 all’11 aprile per 100mila abitanti, ultima disponibile, è di 165. Quindi siamo abbondantemente sotto il livello precedente”, ha spiegato Raffaele Donini, assessore regionale alla Salute. La regione è in zona arancione e dovrebbe rimanervi.
LOMBARDIA – Sono 2.153 i nuovi positivi in Lombardia, con il tasso di positività in calo al 4,2%. Continua il calo dei ricoverati sia in terapia intensiva (-6, 781) che negli altri reparti (-138, 5.589). La regione, passata in zona arancione da una settimana, rimarrà in questa fascia di rischio.
LAZIO – Anche il Lazio potrebbe avere indicatori da zona gialla. I dati sull’andamento della pandemia a livello regionale infatti sono positivi, anche grazie alla campagna vaccinale. Si registrano 1.230 casi positivi. Diminuiscono i ricoveri. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 6%.
SkyTg 24