Per ottenerlo bisognerà aver fatto il vaccino, essere guariti dal Covid-19 oppure presentare un tampone antigenico o molecolare negativo
Un pass per spostarsi tra le regioni in zona arancione e rossa: lo ha annunciato il premier Draghi e lo riporta VanityFair, e spiega che ci sarà presto una riunione per decidere i tempi e le modalità di questa nuova misura. Per ottenerlo bisognerà aver fatto il vaccino, essere guariti dal Covid-19 oppure presentare un tampone antigenico o molecolare negativo effettuato nelle 48 ore precedenti al viaggio. Il pass potrà essere, almeno in una prima fase, un certificato della Asl o una autocertificazione, oppure la tessera digitale (su cui verrebbero caricati i dati), o ancora una nuova tessera digitale (questa è l’opzione preferita dal ministro Roberto Speranza).
Si valuterà anche la possibilità di utilizzare l’app IO, che è già in uso per il cashback ed è stata attivata da dieci milioni di italiani.
Il passaporto vaccinale europeo
Per permettere la ripartenza del settore turistico, il passaporto vaccinale europeo consentirà ai cittadini Ue guariti, immunizzati o negativi al tampone di viaggiare liberamente in Europa e nei Paesi Schengen senza dovere affrontare ulteriori test Covid e periodi di isolamento. Come spiega il Commissario Ue al mercato interno, Thierry Breton, a capo della task force Ue sui vaccini, in un’intervista con la tv francese «Bfm», potrebbe entrare in vigore «per metà giugno, al più tardi entro la fine del mese di giugno».
Fra le informazioni contenute, «la vaccinazione, se si hanno degli anticorpi, visto che il 7-8% della popolazione europea è stata contagiata dal Covid. Per chi non avrà il vaccino sarà indicato l’esito del tampone molecolare». Il passaporto vaccinale adotterà con un sistema di codici QR: il sistema operativo del passaporto, che funzionerà tramite app, sarà pronto a giugno, e da allora gli Stati membri potranno «iniziare a editarlo e implementarlo». «Dobbiamo agire rapidamente, in tempo per l’apertura delle frontiere e per l’estate», ha spiegato Breton, per «rilanciare la stagione turistica». Per il pass sono stati sbloccati nel complesso 50 milioni di euro.
Le esperienze all’estero
All’estero il passaporto vaccinale è già stato introdotto in diversi Paesi. Il primo è stato la Cina: il pass si può ottenere attraverso la piattaforma WeChat e contiene un codice Qr che permette alle autorità degli altri Paesi di ottenere le informazioni sanitarie dei turisti cinesi. In Cina esiste anche un pass che funziona con i codici QR per l’accesso ai trasporti. In Israele viene emesso un «libretto verde» per i cittadini che hanno già ricevuto le due dosi di Pfizer: è valido da sette giorni dopo la somministrazione della seconda dose. Permette al titolare di evitare l’isolamento dopo il contatto con un positivo al Covid e dopo un viaggio all’estero, ma anche di viaggiare nelle «isole verdi», aree turistiche del Paese (e in Grecia e a Cipro). In Danimarca esiste il «Coronapas», ad uso interno, per accedere a parrucchiere, cinema, ristorante.