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Sarah Voss, la ginnasta con la tuta intera: «Lo sport non mandi messaggi sessuali»

No ai body portati finora, quelli che arrivano all’inguine e lasciano le gambe nude e molto del corpo esposto. La ginnasta tedesca Sarah Voss si è presentata agli Europei di ginnastica artistica con una tuta intera, ovviamente attillata per non impedire alcun movimento, ma in grado di coprire tutto il corpo.

La sua scelta è contro la sessualizzazione delle atlete fatta proprio grazie a quello che indossano. La squadra tedesca ha spiegato su Twitter: «Le nostre ragazze vogliono essere modelli per le giovani ginnaste e far vedere loro che possono mostrarsi in modo differente senza sentirsi a disagio».

 

È stata la stessa ginnasta a raccontare che di sentirsi molto orgogliosa per quello che indossava dicendo di sentirsi a proprio agio e ugualmente molto elegante. Sui social la scelta è stata apprezzata. «Questo è fantastico, mi piace l’aggiornamento dell’”uniforme”, grazie per aver fatto fare un passo avanti allo sport».

Un’altra persona ha twittato: «È rivoluzionario. Grazie Sarah per aver mostrato che l’estetica non deve avere la meglio su comodità e tranquillità delle atlete che non so devono sentire in mostra».

La stampa tedesca, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, ha definito la sua tuta «un elegante abito nero lungo tutto il corpo». Sarah Voss, 21 anni, ha spiegato che spesso i body fanno provare vergogna alle ragazze in particolare facendo alcuni movimenti. Dopo i suoi esercizi ha aggiunto: «Sono orgogliosa di aver indossato una tuta più lunga. Mi sento perfettamente a mio agio, è super comoda. Non può che farci piacere se altri prendono in considerazione questa novità e nasce una nuova tendenza».

Già agli Europei in corso altre due ginnaste tedesche indosseranno una tuta simile. L’allenatrice Ulla Koch ha aggiunto che ognuno dovrebbe decidere con quale abbigliamento gareggiare «in base a ciò che lo fa stare bene».

La ginnastica è sport fra i più colpiti dal tema molestie. L’intera squadra americana ha denunciato il medico Larry Nassar e ci sono stati episodi in altre nazioni. Simone Biles, una delle più grandi ginnaste di tutti i tempi, ha detto che se avesse una figlia non la manderebbe nella squadra statunitense di ginnastica artistica. Per le ragazze, a suo parere, non c’è sufficiente protezione. Una tuta che protegga la loro immagine potrebbe essere il primo passo.

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