Economia e Welfare

Recovery Plan, oggi la presentazione all’Ue. Ok della Camera al dl Covid

Viene presentato oggi alla commissione Europea (insieme a quello della Spagna) il Recovery Plan, dopo che ieri sera il Senato, in seguito all’ok di Montecitorio, ha approvato la risoluzione delle forze di maggioranza (Pd, M5s, Lega, Leu, Italia viva, gruppo delle Autonomie) sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi con 224 voti a favore, 16 contrari e 21 astenuti. Martedì è arrivato anche il via libera della Camera al decreto Covid di marzo, che ora passa a Palazzo Madama.

Oggi, o più probabilmente domani, ci sarà l’approvazione finale del Recovery Plan in Consiglio dei ministri, e il 30 aprile il testo sarà inviato a Bruxelles, senza sforare la scadenza prevista dalla Commissione Ue. L’ok definitivo del Parlamento è arrivato dopo il via libera della Camera (442 voti a favore, 19 contrari e 51 astenuti) e quello del Senato, preceduti da un lungo dibattito e dalle repliche del premier Draghi. A Palazzo Madama i senatori di Fratelli d’Italia si sono astenuti. Il presidente del Consiglio ha ricordato che “la scadenza del 30 aprile non è mediatica, è che se si arriva prima si avranno i fondi prima. La commissione andrà sui mercati a fare la provvista per il fondo a maggio, poi la finestra si chiuderà nell’estate: se si consegna il piano subito si avrà accesso alla prima provvista sennò si andrà più avanti”.

Sono sei le missioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che contiene il resoconto del programma di investimenti che l’Italia intende avviare, da qui al 2026, per risollevare l’economia interna dalla crisi provocata dalla pandemia: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; rivoluzione e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile e interconnessa; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute. Gli obiettivi sono una spinta al Pil di 3,6 punti nel 2026 e la crescita dell’occupazione di 3,2 punti nel triennio 2024-2026. Al centro del Piano diverse riforme, fra cui quella della Pubblica amministrazione e quella della Giustizia, con Governo e Parlamento che in 8 mesi, da maggio a fine anno, dovranno produrre 11 provvedimenti legislativi, tra decreti, riforme e deleghe.

Martedì alla Camera è arrivato anche l’ok al dl Covid di marzo, che ora passa al Senato. Il testo è stato approvato con 309 voti a favore, 20 contrari e tre astenuti. Il decreto contiene misure urgenti per fronteggiare la diffusione del Covid-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena.

Skytg 24

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