L’ansia è alle stelle, in attesa dell’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, sulla destinazione delle diverse regioni dal 3 maggio. Dal monitoraggio del report dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute e dal calcolo dell’indice Rt sarà possibile già farsi un’idea più concreta nella prossime ore di eventuali cambi di colore.
Da quanto si apprende da Napoli Today, in Campania la pressione sugli ospedali sembra sotto controllo con dati su ricoveri e terapie intensive al di sotto della soglia critica. Si è assitito nell’ultima settimana anche ad un calo dei contagi con il rapporto tamponi/positivi sceso dal 10% all’8-9%. Numeri da zona gialla, ma ciò che preoccupa sono gli attualmente positivi in Campania, il dato più alto d’Italia (1605 per 100mila abitanti, come riporta il Gimbe nel suo report settimanale), che potrebbe portare ad un declassamento che getterebbe nello sconforto le attività economiche che avevano accolto le minori restrizioni come una boccata d’ossigeno.
A segnalare i rischi di una possibile zona arancione è stato ieri Vincenzo de Luca, che ha seminato, durante un incontro con i sindaci casertani, anche dubbi sui criteri di rilevazione dei contagi nelle altre regioni: “Noi siamo per il massimo rigore, per non giocarci la stagione estiva. Già oggi qualche positivo che troviamo è il risultato di qualche allegria di troppo a Pasqua e Pasquetta. In Campania la mascherina va usata anche quando si dorme. Vi prego di fare un’azione di persuasione di controllo nei territori. Zona gialla, rossa o verde non si controlla più niente. Nell’area vesuviana quando c’era la zona rossa non controllava nessuno. Abbiamo un dato alto sul numero di positivi. C’e’ da capire bene come vengono valutati, anche perchè sono per il 99% asintomatici o paucisintomatici. Ho la sensazione che da altre parti d’Italia non adottino lo stesso rigore della Campania per valutare i positivi. Mi sono intossicato. Ho sentito che la Campania rischia la zona arancione“.
Come ripete già da tempo il Governatore, la Campania risulta penalizzata nella distribuzione dei vaccini (207mila dosi in meno rispetto al dovuto) rispetto ad altre regioni italiane. “Sono dei delinquenti coloro che tolgono il vaccino alla Regione che ha la densità abitativa più alta d’Italia e d’Europa. Non so quale espressione usare, ma loro sono un muro di gomma e fanno finta di non sentire. Noi continueremo a combattere finchè non si svegliano“.