Ancora una nottata di combattimenti fra Israele e Hamas, mentre aumentano gli sforzi diplomatici per riportare la calma. Dopo gli attacchi notturni lanciati da Gaza verso l’area di Tel Aviv, stamane Hamas ha ripreso a bombardare con intensità le località israeliane più vicine alla Striscia.
Al tempo stesso l’aviazione israeliana afferma di aver colpito la scorsa notte un centinaio di obiettivi a Gaza, anche nel tentativo di distruggere la rete di bunker militari allestiti da Hamas. Il ministero della sanità di Gaza riferisce che in quegli attacchi 5 civili sono morti e 40 sono rimasti feriti. In nottata il premier Benyamin Netanyahu – rispondendo implicitamente a critiche dagli Stati Uniti – ha osservato che “mentre Hamas colpisce intere città in Israele, Israele si sforza al massimo di non colpire a Gaza persone non coinvolte nei combattimenti”. Ha aggiunto che le operazioni militari proseguiranno “per quanto necessario'”, lasciando intendere che per ora Israele non è interessato a un cessate il fuoco. Il consiglio di difesa del governo si riunirà nel pomeriggio. poco prima dell’inizio di una riunione urgente al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Un “pesante bombardamento” israeliano su Gaza City ha sfiorato l’edificio che ospita l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa). Lo riporta il direttore dell’ente Matthias Schmale” in un tweet. “Dio aiuti il popolo di #Gaza – scrive in un post – negli ultimi 45 minuti il bombardamento più pesante vicino al nostro edificio con gli uffici dell’ @UNRWA”.
L’esercito israeliano ha reso noto di avere colpito l’abitazione del capo dell’ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar. L’esercito “ha attaccato le case di Yahya Sinwar e di suo fratello Muhammd, un attivista terrorista”, ha scritto l’esercito su Twitter, dove ha pubblicato un video che mostra una casa distrutta. L’esercito non ha specificato se al momento dell’attacco Sinwar si trovasse in casa. “Entrambi gli edifici – ha specificato l’esercito – erano utilizzati come infrastrutture militari da parte dell’organizzazione terroristica di Hamas”.
Ieri abbattuta la torre dei media, l’edificio sede dell’Ap e di al-Jazeera, raid condannato dalla Casa Bianca, con il presidente Joe Biden che ha sentito al telefono il premier Bibi Netanyahu. Ma, per la prima volta dal suo insediamento, il presidente americano ha anche parlato con il leader palestinese Abu Mazen. Con il quale, secondo l’agenzia Wafa, ha sottolineato gli “sforzi americani con le parti per riportare la calma e ridurre la violenza nella regione”.
Ansa