Sport

Malagò: “Ostacoli per l’autonomia del Coni. A Tokyo donne da record”

Riforme inattuate, Tokyo e futuro dello sport: il presidente del Coni Giovanni Malagò punta il dito su una autonomia che ancora non c’è: “Senza i decreti attuativi, il Coni è autonomo a parole ma non nei fatti. C’è un rimbalzo di pezzi di Stato che sono fuoriclasse nel cercare di ostacolare e fare ostruzione”. E punta sulle donne azzurre per i Giochi olimpici: “Ieri abbiamo raggiunto la quota record di 154 donne qualificate su 315 atleti, Tokyo sarà quindi la più grande spedizione di donne di sempre”.

Ospite di Agorà, su Rai 3, Malagò ha confermato che i Giochi si faranno: “Le Olimpiadi non sono più né annullabili, né procrastinabili, questo il Cio lo ha fatto capire molto bene. È stato però ridotto moltissimo il numero degli accreditati e quindi è evidente che saremo tutti quanti in una bolla”. E per l’Europeo di calcio alle porte, ha affermato: “Il gruppo è formidabile, Mancini ha fatto un lavoro eccezionale. Detto questo, entusiasmo ma piedi per terra”.

Malagò ha poi parlato delle conseguenze del Covid sull’attività sportiva: “C’è una perdita di tesserati che varia fra il 30 e il 50 per cento: progressivamente si possono recuperare, ma è da dimostrare se e quanto i nostri figli e nipoti torneranno a fare attività sportiva dopo essersi disabituati. Servono incentivi e una politica per l’impiantistica: su questo il recovery plan farà molto. E poi c’è il grande male del nostro Paese, sul quale il Coni non c’entra nulla, vale a dire la mancanza cronica dello sport nella scuola”.

Gazzetta dello Sport

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