“Sono necessarie una maggiore velocità e connessione tra Ministero, imprese e allevamenti. L’ho chiesto ai predecessori di Patuanelli, lo chiedo a lui e continuerò a chiederlo all’infinito fin quando la semplificazione burocratica non sarà realtà”.Non usa giri di parole il presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana dop Domenico Raimondo nel rappresentare il comune sentire degli associati, che chiedono tempi più stretti per le pratiche; lo fa a margine del convegno organizzato per i 40 anni del Consorzio.
“Le bufale non aspettano la richiesta protocollata che spesso impiega qualche anno, così come i mercati non aspettano” aggiunge ironicamente Raimondo, che poi, guardando al futuro, spiega che “è necessario una crescita culturale per allargare di più la famiglia del Consorzio e remare tutti nella stessa direzione. Dobbiamo puntare sempre di più sulla trasparenza per andare incontro alle esigenze del consumatore”. Alla “festa di compleanno” del Consorzio, ha partecipato lo scrittore napoletano Maurizio Di Giovanni, grande appassionato di mozzarella. “La bufala dop – dice – è un prodotto che rappresenta fortemente l’identità del nostro territorio, buonissimo e salutare, ed è inoltre l’esempio, grazie all’esistenza del Consorzio di Tutela, di come è possibile fare sistema anche in Campania, dove prevalgono quasi sempre particolarismi e gelosie”. Presente anche la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino, secondo cui “la nostra terra è ricca di eccellenze che ci fanno grandi nel mondo. La mozzarella di bufala è l’oro bianco della Campania e va perciò tutelata e ulteriormente valorizzata. Dobbiamo puntare a preservare la qualità e l’unicità di questo prodotto, che non vuol dire solo eccellenza alimentare, ma anche turismo enogastronomico e mercati esteri, e dunque è un’occasione per far crescere la Campania e la nostra economia. Come rappresentante del Consiglio regionale intendo lavorare facendo rete coi nostri produttori e col governo nazionale”.
Antonio Limone, direttore dell’istituto zooprofilattico di Portici, rassicura i consumatori. “La mozzarella di bufala campana dop – spiega – è uno dei prodotti più controllati del Mondo, che non presenta alcun rischio microbiologico, in quanto è lavorato ad alte temperature e consumato fresco. Fondamentale per il comparto della mozzarella di bufala campana dop è stata poi il sistema di tracciabilità del latte, che abbiamo realizzato grazie alla sinergia con altre istituzioni, tra cui lo stesso Consorzio di Tutela. La tracciabilità ha permesso di stabilizzare il prezzo del latte, evitando inoltre che arrivasse latte di origine incerta che ne abbassasse ulteriormente il prezzo, con danni agli allevatori” conclude. (ANSA).