La crisi in Campania ha visto negli ultimi tempi un segnale di svolta. Con la misura “Incentivi fiscali per l’assunzione di lavoratori svantaggiati in Campania”, la Giunta Caldoro è riuscita a far assumere 8.440 disoccupati nel territorio campano. L’iniziativa, che prevede contributi attraverso i crediti d’imposta, ha creato nuove assunzioni a tempo indeterminato per tutti quei disoccupati, definiti “svantaggiati”, ovvero senza lavoro da almeno 24 mesi. Un segno questo, che va visto come una risoluzione efficace a un problema, quello della disoccupazione, che attanaglia, ormai, gran parte della popolazione campana. E in questo senso vanno, anche, tutte quelle politiche per il lavoro finalizzate alla formazione dei giovani, che il governo campano ha messo in atto e continua a farlo, con l’obiettivo di aumentare l’occupazione.
8.440 assunzioni sono sicuramente un segnale positivo in un periodo di crisi, come quello attuale, crede che questo potrebbe essere l’inizio di un’inversione di tendenza?
«Non vanno prese come un meccanismo d’inversione dei dati sull’occupazione, io guarderei queste assunzioni come il segnale che in questa regione s’investe sul lavoro, c’è fiducia, anche se uno guarda il numero delle imprese. E’importante notare che c’è una rete produttiva, formata anche da piccole imprese, che ci crede e ci scommette, rispondendo a una misura regionale. Premiare chi assume e chi fa le cose in regola, è un segnale positivo, di vitalità del sistema, che nonostante la crisi, presenta delle possibilità di ripresa e di speranza. Questa modalità d’incentivi è quindi qualcosa che ci auguriamo di poter replicare, perché sta dando buoni segnali, questo è uno strumento importante che ci da una prospettiva, noi abbiamo puntato all’occupazione stabile, che va sostenuta, è meglio assumere con un contratto stabile che con un contratto precario».
Quali misure saranno prese per incentivare bandi di formazione professionale per giovani diplomati e laureati?
«Noi la formazione per i giovani la inseriamo all’interno di “Garanzia giovani”, quindi è già prevista attività formativa per i ragazzi fino ai 29 anni. Altra misura di formazione finalizzata all’assunzione, è prevista con un bando che speriamo di pubblicare in breve tempo, che replica una prima iniziativa che si chiama “ELFI 2”. Prevede formazione finalizzata all’assunzione, un modello di relazione in cui coinvolgiamo sia il sistema di formazione sia le imprese, perché le imprese sono obbligate ad assumere i soggetti che sono stati formati. Accanto a questo ci sono le misure con la nuova programmazione quella 14/20, che metteremo in campo nei prossimi mesi prima di Natale, per proseguire su questo sistema. Noi in Campania puntiamo a costruire un sistema di formazione qualificata. E’ importante in questo senso un accordo fatto con l’Enel, per cui in questa settimana partono le selezioni per coinvolgere ragazzi che vanno a scuola, assumendoli per un contratto di apprendistato da svolgere nel pomeriggio, è la prima esperienza in Italia. Iniziative come queste sono importanti per creare occupazione e lavoro di qualità. E’importante il dato che la Campania nel progetto Garanzia Giovani è seconda per adesione dei ragazzi, e ben 2000 ragazzi hanno scelto di venire in Campania per questo bando».
L’opposizione sostiene, riguardo agli incentivi fiscali per l’assunzione, che i soldi non debbano essere spesi solo in questo modo, lei cosa ha da dire a riguardo?
«Noi non abbiamo speso soldi solo per questo, basti vedere tutti i progetti mirati alla formazione di cui ho parlato nell’ultima domanda. Noi non abbiamo fatto formazioni senza significato e senza prospettive, tutto quello che abbiamo speso e stiamo spendendo va nella direzione dell’aumento delle occupazioni. Naturalmente i numeri in questi anni di crisi condizionano il sistema. Quarant’anni di deindustrializzazione del territorio sono il vero dramma, dieci anni d’assenza di politiche del lavoro e della formazione non potevano passare inosservati. Io voglio citare un dato interessante, quando sono arrivato in questa regione, non avevamo il sistema di reazione del mercato del lavoro, c’è tu non avevi i dati di quante persone lavoravano o erano licenziate, senza questi dati era quindi impossibile attuare politiche per il lavoro. Noi, invece, completiamo un rapporto annuale sull’andamento del mercato del lavoro, che è il migliore rapporto italiano. Francamente parliamo di un altro mondo, la Campania prima non esisteva nel mercato del lavoro».
Alle prossime elezioni regionali, il Nuovo Centro Destra, appoggerà Stefano Caldoro o presenterà una lista autonoma?
«Al momento Stefano Caldoro è in campo, è ovvio che con la sua presenza, noi siamo soci fondatori di questa maggioranza, sosteniamo Caldoro. L’ha detto anche la cabina di regia dei partiti che si è riunita a Luglio su questo tema, confermando l’appoggio a Stefano Caldoro, che quindi non è assolutamente in discussione».