È un po’ la scorciatoia della Hollywood pigra quando deve introdurre una gravidanza nella storia: la nausea mattutina con lo sprint verso il bagno, rifiutare un bicchiere di vino e le voglie di sapori forti, con una predilezione per i sottaceti. Si parla tanto di alimentazione durante la gravidanza al punto da farla diventare un cliché, un escamotage narrativo, ma le mamme, una volta uscite dalla sala parto e sopraffatte dalle nuove responsabilità, a parte evitare cibi che possono interferire con l’allattamento non sembrano concentrarsi troppo sulla loro alimentazione, che si tratti di un film o della vita reale. Per le donne che hanno la fortuna di vivere a New York o in New Jersey arriva in aiuto Jennifer Jolorte Doro, nutrizionista e chef privato, che proprio grazie alla sua gravidanza ha riscoperto le pratiche millenarie e matriarcali che in Asia si seguono ancora fedelmente per aiutare mamma e neonato a recuperare le forze. Una volta svezzato il bambino, ha deciso di condividere la sua esperienza e farne un business. Ora con il servizio di ristorazione a domicilio Nouri Mama aiuta altre donne consegnando pasti bilanciati pensati per nutrire sia la mamma che il neonato.
Niente miscugli o diavolerie hipster, ma un menù che garantisce in ogni porzione la giusta quantità di macronutrienti, vitamine e minerali per essere più pronte in vista di (possibili) notti insonni e routine in tilt. Si tratta in prevalenza di ingredienti coltivati in Asia e consumati da secoli per il loro alto valore nutrizionale: il giaco, per esempio, è un frutto ricco di Vitamina C; la varietà di funghi shiitake fornisce gli enzimi necessari per un intestino sano e il sistema immunitario; le bacche di goji sono ideali per combattere le infiammazioni.
Tra un minestrone con il miso e un brodo di funghi e zenzero, tutte ricette modernizzate per la sensibilità corrente, una voce costante nel menu che cambia ogni settimana e in base alle stagioni è il congee, un porridge di riso e acqua presente in tutte le cucine della tradizione orientale, dall’India al Giappone (e in Portogallo, passando per Goa, dove si chiama canja) -, ma è anche un piatto comune della medicina cinese solitamente servito la mattina a colazione perché facile da digerire. Ulteriore incentivo per assaggiarlo: il valore rituale del congee, consumato nei templi Buddisti dai monaci per la il bene del corpo e del karma. Esercizi spirituali, benefici fisici e tempo risparmiato a parte, per chi avesse un palato più filo-europeo Nouri Mama è anche un’occasione per provare sapori nuovi e trovare ispirazione quando arriverà il momento di tornare ai fornelli, allargando gli orizzonti di quello che definiamo “benessere” nei limiti del nostro punto di vista occidentale.