Ancora una volta la Reggia di Caserta agli onori della cronaca. Questa volta il monumento vanvitelliano è protagonista di una iniziativa sindacale che ne condizionerà l’apertura. Sta di fatto che i custodi che aderiscono alla Uil Pubblica Amministrazione hanno annunciato un’ assemblea sindacale per domenica prossima 7 settembre dalle 8,30 alle 11,30. Notizia questa che ha provocato non poche reazioni a cominciare dal sindaco del capoluogo Pio Del Gaudio che per la giornata di oggi ha immediatamente con
sottolineando il grave danno all’immagine della Reggia di Caserta. «Pur nel rispetto – ha sottolineato il sindaco – del legittimo diritto di manifestare le proprie rimostranze invito il personale e le rappresentanze sindacali a non esercitarle ai danni dei cittadini casertani e dei turisti. Troppe volte e in troppe occasioni la Reggia è stata al centro di polemiche e contestazioni che hanno raggiunto un unico e costante obiettivo: il discredito per l’immagine della città di Caserta».
Dallo sciopero proclamato dalla Uil Pubblica Amministrazione hanno preso immediatamente le distanze sia la Cgil Funzione Pubblica che la Cisl Fp Caserta, entrambe contrarie all’iniziativa.
«La nostra organizzazione sindacale – tiene a precisare il segretario provinciale della Cgil Fp Umberto Pugliese – pur condividendo la perdurante necessità di affrontare in maniera risolutiva tale tematica, considera inopportuna la convocazione dell’assemblea per domenica prossima, giornata di ingresso gratuito al monumento e, quindi di prevedibile grande affluenza da parte dei visitatori».
Il sindacalista poi precisa: «Da tempo questa organizzazione sindacale ha sollecitato i vari livelli del Ministero dei beni culturali a confrontarsi con i rappresentanti dei lavoratori per individuare soluzioni idonee al rilancio della Reggia di Caserta, che rappresenta oltre che un inestimabile bene culturale, il principale potenziale attrattore economico del territorio casertano. Le risposte sono state fino a questo momento inadeguate. Anche l’annoso problema dei venditori abusivi, affrontato anche con il coinvolgimento delle istituzione responsabili della sicurezza pubblica, non ha trovato risposte concrete.
Appare, inoltre, contraddittorio da parte della dirigenza della Reggia far gravare unicamente sul personale addetto alla vigilanza la esclusiva responsabilità di far fronte a tale fenomeno, considerato anche che nel tempo lo specifico organico si è ridotto per il mancato turnover e per le scelte monocratiche operate dalla stessa dirigenza che ha deciso di distogliere un congruo numero di addetti a compiti di controllo per destinarlo a mansioni e funzioni diverse».
Quindi, Pugliese conclude: «Invitiamo tutte le organizzazioni sindacali presenti all’interno della Reggia a convocare unitariamente una nuova assemblea del personale, in un giorno meno penalizzante per i visitatori, e, a definire una condivisa piattaforma propositiva da sottoporre alla dirigenza per l’appropriata valorizzazione del monumento Vanvitelliano anche alla luce delle nuove determinazioni in termini di autonomia decise dal governo».