«Non voglio inseguire le notizie infondate dei giornali che ogni giorno scrivono la mia vicinanza a questo o quel candidato. Occorre una personalità in grado di reggere una sfida difficile, soprattutto quella di governo». Lapidario sul tema del prossimo candidato governatore per il PD il capogruppo in consiglio regionale Lello Topo, per il quale «i temi importanti, che interessano i cittadini, sono ben altri». Da giorni, infatti, oltre a dare per scontato la candidatura di De Luca o di Picierno, secondo alcune indiscrezioni, non è da escludere una discesa in campo di Andrea Cozzolino che potrebbe essere sostenuto proprio dallo stesso Topo.
«Un programma chiaro, coalizione allargata alle forze politiche che condividono questo progetto e un candidato autorevole in grado di reggere la sfida della campagna elettorale», sono questi i punti chiave che dovranno caratterizzare i prossimi mesi prima delle elezioni regionali 2015, per il capogruppo del PD. «Sul programma occorre uscire dalle ambiguità che hanno caratterizzato questi anni. Bisogna caratterizzare il profilo del Partito sul tema della fiscalità, ridurre il costo dei servizi che è un peso per le imprese e le famiglie, investimenti, punto debole dell’amministrazione Caldoro, ed infine la sfida della Città Metropolitana che costruirà un nuovo governo, che occorre pensare con la Regione».
Entrando nello specifico dei temi, «una questione fondamentale è ridurre le tasse. Un esempio su tutti può essere proprio quello della sanità: l’anno scorso abbiamo avuto un avanzo di pochi milioni di euro mentre quest’anno abbiamo un trasferimento di 390 milioni di euro e, come paradosso, abbiamo applicato le due addizionali Irpef ed Irap che valgono 200 milioni. A gennaio abbiamo posto questo tema, dicendo che stavamo in avanzo, per cui il tema addizionali era superabile. Invece le ritroviamo, nonostante la legge le impone quando si deve coprire un deficit, non quando si è in avanzo».
È inevitabile parlare anche di De Luca, la cui scelta di rinunciare a fare opposizione in regione è stata fortemente criticata qualche giorno fa da Gennaro Migliore in un’intervista a La Repubblica. «Migliore, la cui storia politica non condivido, sul sindaco di Salerno ha detto una cosa giusta. Il candidato presidente ha avuto una visibilità importante prima come amministratore di Salerno e anche durante la campagna elettorale che avrebbe potuto sfruttare per fare opposizione a Caldoro».
Infine, conclude Topo: «Una cosa che è mancata al Presidente Caldoro? La capacità di decidere, di affrontare».