Beirut, in corrispondenza con i nuovi rincari dei prezzi dei servizi e dei beni di prima necessità, sale la tensione in Libano, il Paese già attanagliato da più di due anni da una gravissima crisi economica.
In diverse aree, inclusa la capitale, Beirut, sono state segnalate manifestazioni di protesta e blocchi stradali.
Il Centro di gestione del traffico ha inoltre riferito di numerosi blocchi stradali in altre città, tra cui Tripoli, Bekaa e Saida, nella valle orientale della Bekaa, nell’altopiano nordorientale di Akkar e in altre località minori situate lungo le arterie principali del Paese.
Secondo quanto riporta la stampa locale, nella capitale i manifestanti hanno bloccato il traffico nel centro, alla rotonda di Kola, alla Corniche al-Mazraa e in altre aree vicine. Alcuni facinorosi hanno dato fuoco a copertoni di auto, rovesciando cassonetti delle immondizia e versando olio sulle carreggiate.
Le proteste si sono intensificate da quando la lira libanese ha perso valore rispetto al dollaro statunitense. Nei giorni scorsi, la valuta che in due anni ha già perso più del 90 per cento del suo valore sul dollaro, ha toccato un nuovo record negativo.
Attualmente un dollaro si cambia a 25.000 lire locali, mentre nell’autunno 2019, quando si è palesata la crisi, il cambio fisso era un dollaro per 1.500 lire.
A cura di: Raffaele Fattopace