È di 4 morti e 5 dispersi il bilancio dell’esplosione avvenuta in una palazzina di quattro piani a Ravanusa, nell’Agrigentino, la scorsa sera. Dopo il cadavere di un uomo trovato nella notte, in mattinata ne sono stati trovati altri tre, secondo quanto riporta la Protezione Civile regionale. Lo scoppio e gli incendi successivi hanno devastato anche gli edifici circostanti. Estratte due donne vive dalle macerie.
Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio ha aperto un’inchiesta per disastro colposo. “Per fortuna non ci sono bambini tra i dispersi. La notizia secondo la quale ci sarebbero stati due minorenni tra le macerie della palazzina crollata ora è stata smentita“, ha detto il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo. “In tutto ci sono una cinquantina dipersone sfollate, molte hanno trovato sistemazione nelle loro famiglie, altre sono state sistemate anche in una scuola“.
Nella palazzina di quattro piani distrutta dall’esplosione c’erano 9 componenti dello stesso nucleo familiare: uno è stato trovato morto. Due al momento si sono salvati. Un’anziana di 80 anni, portata all’ospedale di Licata con gravi fratture, e, secondo i primi accertamenti, la cognata, che i soccorritori sono riusciti a rintracciare dallo squillo del cellulare e che è stata trasportata ad Agrigento. Ancora dispersi gli altri familiari tra quali una giovane infermiera giunta al termine della gravidanza e il marito.
L’esplosione è avvenuta in via Trilussa e ha distrutto e danneggiato pesantemente almeno dieci edifici, come ha riferito Vittorio Stingo, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri di Agrigento. La causa sarebbe stata lo scoppio di un tubo del metanodotto cittadino e non una bombola di gas, come riportato in un primo momento. A Sky Tg24 Luigi Lana, membro della polizia municipale di Ravanusa, ha parlato di una situazione difficile perché lo scoppio dei tubi del metanodotto ha creato dei focolai sotterranei complicati da estinguere.
La deflagrazione, sentita anche nei paesi vicini, sarebbe quindi stata causata da una grossa fuga di gas dalla tubatura del metanodotto. “Il gas si è accumulato o nel sottosuolo o in un ambiente chiuso. A innescare l’esplosione potrebbe essere stata l’attivazione dell’ascensore“, ha detto il comandante dei vigili del fuoco di Agrigento, Giuseppe Merendino. “Nei prossimi giorni faremo accertamenti più approfonditi, certo è che un’esplosione così è un evento eccezionale“. Tra le cause della rottura del tubo potrebbe esserci il maltempo o uno smottamento.
Si cercano i dispersi. In particolare, si scava ancora per cercare le due persone che al momento dell’esplosione si trovavano nella casa attigua a quella dove è avvenuta la deflagrazione. Un portavoce di Italgas, fa sapere che “i tecnici hanno completato le operazioni di isolamento del tratto di rete e messo in sicurezza l’area interessata interrompendo il flusso di gas“.
Sono circa 50 i Vigili del Fuoco che hanno lavorato tutta la notte nella zona del crolli causati dall’esplosione. Nelle difficili operazioni di soccorso sono impegnate anche squadre Usar (Urban Search And Rescue) e unità cinofile. (Skytg24)