A poco più di dieci giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste per il rinnovo delle cariche di presidente e consiglieri della Provincia di Avellino, inizia timidamente a prendere forma il plotone dei candidati. La nuova Provincia, così come l’ha ridisegnata la Riforma Delrio, sarà un ente di secondo livello che resterà in carica solo due anni, nel quale possono essere eletti sindaci e consiglieri comunali già in carica e consiglieri provinciali uscenti. Il Partito Democratico, che in Irpinia è la forza politica a esprimere più sindaci, ha sciolto per primo le riserve indicando come candidato alla presidenza il primo cittadino di Avellino Paolo Foti. Manca ancora il passaggio formale dell’approvazione da parte della Direzione provinciale del partito previsto per questa sera, ma i giochi a via Tagliamento sembrano essere fatti. Sul nome del sindaco avellinese, l’assemblea dei primi cittadini e della deputazione irpina convocata sabato, ha trovato una diffusa convergenza. Foti è prevalso in particolare sui colleghi Mario Bianchino, sindaco di Montoro, e Rosanna Repole, sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi. La candidatura di quest’ultima, già presidente della Provincia negli anni ’90, era data per possibile da un’ampia fetta di amministratori, non solo altirpini, che spingevano sulla necessità di un presidente espressione dei territori, ma nel corso della riunione le diverse posizioni hanno trovato una sintesi proprio nella figura di Paolo Foti in ragione del voto ponderato, che attribuisce ai Comuni più grandi maggior peso al momento della conta delle preferenze, e della volontà di evitare le larghe intese perseguendo piuttosto la strada della ricomposizione delle diverse anime del centrosinistra.
Sul fronte opposto è caduta definitivamente – per sua rinuncia – l’ipotesi di una ricandidatura per Forza Italia del senatore Cosimo Sibilia, che aveva guidato Palazzo Caracciolo dal 2009 al 2012. Il cerchio quindi si stringe attorno al sindaco di Ariano Irpino, il neo eletto Domenico Gambacorta, e il consigliere provinciale uscente Franco Di Cecilia. Sibilia, nelle vesti di coordinatore provinciale del partito, ha convocato per giovedì prossimo un’assemblea plenaria di tutti gli amministratori di Forza Italia della provincia. L’obiettivo: arrivare alla definizione delle liste (probabilmente due), prima ancora che del candidato presidente. L’idea: giocarsela a viso aperto contro il Pd tendendo la mano a eventuali scontenti di Foti e al centrodestra tutto da Fratelli d’Italia a Ncd, provando ad agganciare quell’Udc che ancora nei giorni scorsi auspicava ancora le larghe intese sul modello nazionale ma trovava porte chiuse sia nelle fila del Partito Democratico che in quelle del Nuovo Centro Destra. Ai centristi di De Mita, che hanno annunciato di volersi presentare con “uno schieramento civico che raccolga tutte quelle sensibilità che si rifanno all’esperienza popolare”, resta perciò o un’improbabile corsa solitaria o una collocazione, sullo schema di Palazzo Santa Lucia, nell’alveo del centrodestra.