Continua a peggiorare l’andamento della pandemia da coronavirus in Europa, spinta dal diffondersi della variante Omicron. Lo dimostra l’ultimo aggiornamento della mappa epidemiologica realizzata dall’Ecdc (Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie), dove vengono classificate le aree a maggiore o minore rischio di diffusione Covid-19. La mappa è elaborata combinando tre indicatori: l’incidenza dei nuovi casi di persone positive ogni 100mila abitanti nelle ultime due settimane, la percentuale di tamponi eseguiti e il tasso di positività.
Situazione in Italia
Corre più veloce il contagio in Italia. Sardegna, Molise e Puglia sono le uniche regioni rimaste in giallo, colore che indica la fascia con pericolo di diffusione Covid-19 non elevato. La scorsa settimana, anche Sicilia e Umbria erano in giallo.
Nel resto d’Europa
La situazione non è migliore nel resto d’Europa. Anche la Spagna, uno dei Paesi che – insieme all’Italia – ha retto meglio la quarta ondata di coronavirus, non ha più nessuna regione in giallo.
Tutti i Paesi peggiorano o restano stabili tra il rosso e il rosso scuro. I pochi territori che, rispetto alla scorsa settimana, hanno visto un miglioramento sono Romania, dove si trovano le uniche zone d’Europa in verde, ed Estonia, Lettonia e Islanda, che dal rosso scuro passano al rosso.
Il verde rappresenta le regioni che hanno registrato meno di 50 casi ogni 100mila abitanti nelle ultime due settimane e che hanno un tasso di positività inferiore al 4%, oppure che hanno un’incidenza inferiore a 75 casi ma un tasso di positività sotto l’1%.
I territori in giallo sono quelli dove l’incidenza è inferiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti, con un tasso di positività uguale o superiore al 4%, oppure è compresa tra i 50 e i 75 casi e il tasso di positività è uguale o superiore all’1%, o ancora se i nuovi casi sono tra i 75 e i 200 e il tasso di positività è inferiore al 4%.
Il rosso indica le regioni dove i nuovi casi sono compresi tra i 75 e i 200 ogni 100mila abitanti e il tasso di positività è uguale o superiore al 4%, oppure quelli dove i nuovi casi sono tra i 200 e i 500 ogni 100mila abitanti.
Si entra in rosso scuro quando l’incidenza supera i 500 casi ogni 100mila abitanti.(Skytg24)