Ieri al Quirinale si è tenuto l’ultimo discorso di auguri di fine anno di Sergio Mattarella agli italiani. Alle 20.30 il presidente della Repubblica è entrato nelle case degli italiani per congedarsi da loro dopo sette anni.
Un discorso che come sempre è stato trasmesso a reti unificate dai principali network televisivi. La location scelta da Mattarella è stata lo studio alla Palazzina, dove già in passato fece il discorso. In piedi, senza leggìo e con le spalle che danno alle finestre sul giardino. C’erano le bandiere ma niente altro.
“Care concittadine, cari concittadini, ho sempre vissuto questo tradizionale appuntamento di fine anno con molto coinvolgimento e anche con un po’ di emozione. Oggi questi sentimenti sono accresciuti dal fatto che, tra pochi giorni, come dispone la Costituzione, si concluderà il mio ruolo di Presidente”, ha esordito.
Non è mancata una riflessione sul suo settennato
Un congedo dagli italiani ma anche un bilancio dei sette anni passati e un incoraggiamento al Paese, con la fiducia che l’Italia supererà anche la prova della pandemia. Dal giorno del giuramento (il 3 febbraio 2015) a oggi il viaggio del presidente della Repubblica è stato intenso e non privo di ostacoli.
Ma è stato proprio durante la pandemia e in altri momenti critici del settennato che Mattarella si è rivelato un importante punto di riferimento per gran parte degli Italiani.
“Sono stati sette anni impegnativi, complessi, densi di emozioni: mi tornano in mente i momenti più felici ma anche i giorni drammatici, quelli in cui sembravano prevalere le difficoltà e le sofferenze. Ho percepito accanto a me l’aspirazione diffusa degli italiani a essere una vera comunità, con un senso di solidarietà che precede, e affianca, le molteplici differenze di idee e di interessi”, ha ricordato Mattarella.
L'”augurio” che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rivolto a tutti gli italiani nel suo ultimo discorso di fine anno, “si fa più intenso. Perché, alla necessità di guardare insieme con fiducia e speranza al nuovo anno, si aggiunge il bisogno di esprimere il mio grazie a ciascuno di voi per aver mostrato, a più riprese, il volto autentico dell`Italia: quello laborioso, creativo, solidale“.
“Anche nei momenti più bui, non mi sono mai sentito solo e ho cercato di trasmettere un sentimento di fiducia e di gratitudine a chi era in prima linea. Ai sindaci e alle loro comunità. Ai presidenti di Regione, a quanti hanno incessantemente lavorato nei territori, accanto alle persone. Il volto reale di una Repubblica unita e solidale. E’ il patriottismo concretamente espresso nella vita della Repubblica” ha detto nel discorso.
“Grazie a chi si è vaccinato”
Poi, un ringraziamento speciale, a chi “ha adottato le precauzioni raccomandate e ha scelto di vaccinarsi: la quasi totalità degli italiani, voglio, ancora una volta, ringraziare per la maturità e per il senso di responsabilità dimostrati“.
“La ricerca e la scienza ci hanno consegnato, molto prima di quanto si potesse sperare, questa opportunità. Sprecarla è anche un`offesa a chi non l`ha avuta e a chi non riesce oggi ad averla“ ha ricordato.
Inoltre, ha sottolineato il valore e l’importanza dei vaccini anti-Covid: “I vaccini hanno salvato tante migliaia di vite, hanno ridotto di molto – ripeto – la pericolosità della malattia. Basta pensare a come l`anno passato abbiamo trascorso le festività natalizie e come invece è stato possibile farlo in questi giorni, sia pure con prudenza e limitazioni”.
“La pandemia ha inferto ferite profonde: sociali, economiche, morali – ha detto Mattarella -. Eppure ci siamo rialzati. Grazie al comportamento responsabile degli italiani -anche se tra perduranti difficoltà che richiedono di mantenere adeguati livelli di sicurezza- ci siamo avviati sulla strada della ripartenza”.
Ha poi aggiunto: “Abbiamo anche trovato dentro di noi le risorse per reagire, per ricostruire. Questo cammino è iniziato. Sarà ancora lungo e non privo di difficoltà”.
Infine un incoraggiamento agli italiani
“Care concittadine e cari concittadini, siamo pronti ad accogliere il nuovo anno, ed è un momento di speranza. Guardiamo avanti, sapendo che il destino dell’Italia dipende anche da ciascuno di noi. Tante volte abbiamo parlato di una nuova stagione dei doveri. Tante volte, soprattutto negli ultimi tempi, abbiamo sottolineato che dalle difficoltà si esce soltanto se ognuno accetta di fare fino in fondo la parte propria. Se guardo al cammino che abbiamo fatto insieme in questi sette anni nutro fiducia. L’Italia crescerà“, ha così concluso il suo ultimo discorso il Presidente della Repubblica Mattarella.