Gaetano Scutellaro, il tabaccaio diventato famoso a Napoli per aver rubato un Gratta e Vinci da 500 mila euro a un’anziana, è stato scarcerato. Attenderà il processo agli arresti domiciliari. Secondo la perizia psichiatrica, infatti, al momento del furto – e della successiva fuga – Scutellaro non era capace di intendere e volere, così come ha sempre sostenuto il suo legale, Vincenzo Strazzullo. Stella Castaldo ed Enrica Parascandalo hanno condotto l’indagine.
Il furto del biglietto a Napoli e la fuga
Il fatto è avvenuto lo scorso 3 settembre. Una donna di 77 anni, originaria di Materdei, acquistò un gratta e vinci presso la tabaccheria gestita dalla famiglia di Scutellaro. Il tagliando era vincente, ma quando la donna si recò alla ricevitoria per una conferma, Scutellaro si infilò il biglietto in tasca e fuggì a bordo di uno scooter.
Ricercato per diverse ore, Scutellaro fu fermato all’aeroporto di Fiumicino. Lì era pronto a partire per Fuerteventura, dove si era recato dopo aver depositato il biglietto trafugato in un istituto di credito. Scutellaro respinse, inizialmente, tutte le accuse, sostenendo di essere vittima di calunnia. I primi accertamenti dei Carabinieri, però, fecero emergere altro. Il biglietto apparteneva alla 77enne e per Scudellaro scattarono gli arresti per furto. Subito cadde, infatti, a carico di Scutellaro, l’accusa di tentata estorsione alla donna (si parlava di una sorta di trattativa con alcuni familiari).
La perizia e la scarcerazione
L’avvocato Vincenzo Strazzullo, come detto, ha sempre sostenuto che il suo assistito fosse incapace di intendere e di volere e che il suo stato di salute non fosse compatibile con il carcere. A sostenerlo è anche la dott.ssa Adele Masi, la psichiatra consulente del gip Marco Giordano, che come riporta il Mattino, nella relazione della perizia psichiatrica sostiene che Scutellaro “era in uno stato di incapacità parziale di intendere e volere”.
(Fonte NapoliToday)