La situazione difficile tra Ucraina e Russia prosegue. Giravano voci che Putin avesse ritirato l’esercito dal confine. Smentito da una fonte della Casa Bianca.
Sarebbero stati addirittura aggiunti 7000 militari. Errata la notizia arrivata da Mosca.
Kamala Harris, vicepresidente degli USA incontrerà a breve Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina.
Joe Biden e Olaf Scholz hanno discusso riguardo la situazione. È necessario alleviare le tensioni.
“La Russia deve compiere passi concreti verso la de-escalation“, affermano i due leader.
La Casa Bianca dichiara che “hanno ribadito il loro impegno verso la sovranità e integrità territoriale ucraine e hanno sottolineato l’importanza di un coordinamento transatlantico continuo sulla diplomazia e le misure di deterrenza e il rinforzo del fianco orientale della Nato se la Russia invade l’Ucraina”.
Intanto ANSA riporta che l’Occidente, immagini satellitari alla mano, teme insomma il bluff dello zar. Oggi si è mostrato unito come non mai nel respingere l’assalto ibrido russo per forzare la mano a Europa, Usa e Nato su un nuovo assetto di sicurezza.
Il presidente ucraino ha dichiarato: “Le truppe russe non se ne vanno davvero, si avvicendano“. Dicendosi pronto alla difensiva.
Da ANSA si legge che, accogliendo al quartier generale i 30 ministri della Difesa alleati, Stoltenberg non a caso ha definito le “minacce militari” della Russia come un tentativo d’imporre “una nuova normalità” nell’est. E ottenere concessioni. Ma ha anche professato “cauto ottimismo” per la volontà manifestata da Putin di voler proseguire il percorso della diplomazia.
Intanto, l’invasione russa prevista ieri non è avvenuta.
Putin ha poi per il momento declinato la richiesta della Duma di riconoscere le repubbliche separatiste filo-russe di Donetsk e Lugansk poiché “non in linea” con il trattato di Minsk. Si evince da ANSA.
La situazione sembra tutt’altro che risolta. Domani ci sarà il Consiglio Ue e l’incontro con la Nato.
Luigi Di Maio si trova a Mosca per l’incontro con Serghei Lavrov. L’Ucraina non sarà abbandonata dall’Ue. Sembra lontana la decisione di un possibile ingresso nella Nato di Kiev, non accettata dalla Russia.