Un invito alla lotta e alla coesione delle popolazioni dell’Alta Irpinia, e un appello in particolare ai più giovani a prendersi cura della terra che abiteranno in futuro. Vincenzo Petruzziello, segretario generale della Cgil irpina, a Lioni per la Festa dell’Unità organizzata al circolo locale, dal gruppo regionale Pd e dai Giovani Democratici, non ha mancato di sottolineare quelle che per il sindacato sono state le mancanze più gravi della Giunta Caldoro nei riguardi dell’Irpinia.
“Non c’è un Piano Energetico regionale, non c’è un Piano di Assetto Idrogeologico del territorio. Quanto al petrolio (il dibattito ruotava attorno al tema dello sviluppo reversibile senza petrolio, ndr) quella dell’occupazione generabile è un’illusione. Solo all’inizio, nella fase di scavo dei pozzi, c’è possibilità di impiegare forza lavoro, poi abbiamo verificato con la Cgil della Basilicata che al massimo restano occupate 100-150 persone e lo scenario che ne risulta è spettrale”.
La preoccupazione di Petruzziello è la stessa dei sindaci presenti e dei comitati No Triv sorti negli ultimi due anni in provincia di Avellino e nel Sannio. Sono tre i progetti di trivellazione a scopo esplorativo (Progetto Nusco, Pietra Spaccata e Case Capozzi) che insistono sui territori delle due provincie interne. Il dibattito è stato quindi l’occasione per consegnare alla consigliera regionale Rosetta D’Amelio un appello a Caldoro e a tutte le forze politiche presenti in Consiglio a deliberare il NO al petrolio prima del 31 dicembre evitando che la decisione passi nelle mani del ministero dell’Ambiente.
Il sindacalista irpino però ha anche ammonito i compagni di partito: “Non è possibile pensare di affidarsi solo al Partito Democratico per la risoluzione di questa battaglia. C’è bisogno dell’impegno di tutte le parti politiche. Io ormai non mi fido più della Regione Campania. Al tavolo per il Patto per lo Sviluppo Caldoro ancora una volta non è venuto, e io ho abbandonato la riunione in cui si parlava di Progetto Pilota Alta Irpinia perché finora abbiamo ascoltato solo buone intenzioni, ma non basta. La Regione deve deliberare, deve scegliere. Anche se – ha ricordato polemico Petruzziello – quando aveva immaginato di portare qui i rifiuti di Napoli, quando chiude e taglia uffici e ospedali perché qui c’è poca gente, ha già scelto”. E tocca a sindacati e politica ragionare su un’alternativa: “Dobbiamo avanzare noi una proposta perché al momento neanche quella c’è, si sta solo facendo propaganda”.
“Faremo battaglia contro le trivelle anche nel PD nazionale, non passeranno su questo punto”, ha rassicurato convinta la consigliera D’Amelio e la sua posizione è stata confermata dal responsabile Ambiente dei democratici irpini, Mario Pagliaro: “Il nostro NO non è frutto di correntismo all’interno del PD, noi diciamo NO in base all’idea di sviluppo che abbiamo in mente per questa terra, cioè uno sviluppo reversibile”.