La situazione in Ucraina sembra peggiorare. All’alba dell’undicesimo giorno di guerra, Mosca avvisa che fermerà il fuoco per dare modo di attivare corridoi umanitarie in alcune città. Kiev, Maripul, Kharkiv inizieranno alle 10.00 (ora italiana).
Intanto dovrebbero avere luogo nuovi negoziati oggi, ma l’esercito ucraino dichiara che il nemico russo ha “ammassato le proprie risorse per prendere d’assalto Kiev”. A Irpin sono state messe in uso nuove truppe russe pronte ad entrare nella periferia di Kiev.
La capitale è presa d’assalto. Il consigliere ucraino Oleksiy Arestovich, ha affermato che la situazione è “catastrofica” per quanto riguarda la città.
L’economia del paese sta crollando. Sospese esportazioni di “carne, avena, segale, grano saraceno, zucchero, miglio e sale”.
La Russia ha messo in atto il 95% del suo esercito in Ucraina, ma il paese cerca di resistere grazie all’aiuto della Nato che, recentemente, ha fatto arrivare 17 mila armi anti tank dalle frontiere.
Zelensky ha parlato all’Ucraina e ai suoi cittadini dichiarando di “punire tutti coloro che hanno commesso atrocità in questa guerra sulla nostra terra. Troveremo ogni bastardo che ha sparato alle nostre città, alla nostra gente, che ha bombardato la nostra terra, che ha lanciato razzi. Non ci sarà posto tranquillo su questa terra per voi. Eccetto la tomba”.
