La guerra in Ucraina ha influito notevolmente sull’economia di tutti i paesi. In Italia, il settore agroalimentare sta vivendo un periodo difficile. Il rialzo dei prezzi potrebbe portare alla perdita di molti posti di lavoro e danni permanenti alle aziende.
Le dure sanzioni inflitte alla Russia stanno avendo ripercussioni anche per i paesi della Nato. L’Italia sta subendo un aumento vertiginoso dei prezzi. Energia, gas, grano e mais sono diventati quasi inaccessibili.
Da Il Giornale del cibo si legge che, secondo le stime di Coldiretti, i prezzi del grano tenero hanno già raggiunto i massimi dal 2008, con inevitabili ricadute sul pane e sui prodotti da forno.
Coldiretti afferma che potrebbe essere bloccata anche l’esportazione agroalimentare in Russia e Ucraina. Questo comporterebbe una grave perdita di guadagno per l’Italia.
Luigi Scordamaglia di Filiera Italiana che è necessario aumentare la produzione di grano e mais nel paese e questa soluzione si potrebbe adottare insieme a quella energetica. La ricerca di autonomia sarà la svolta.
Ettore Prandini, presidente Coldiretti, ha affermato: “Nei mercati contadini di Campagna Amica hanno fatto la spesa nell’ultimo anno 20 milioni di italiani, ai quali vogliamo dare l’opportunità di partecipare direttamente insieme agli agricoltori a questa azione collettiva di solidarietà per alleviare le sofferenze di un intero popolo”.
“E’ il segno tangibile della solidarietà della filiera agroalimentare italiana verso la popolazione ucraina. Di fronte a una situazione senza precedenti si tratta di uno sforzo corale, che dimostra la capacità dell’Italia di unirsi e mobilitare risorse per sostenere un intero Paese in difficoltà”.