A Kiev non si fermano i bombardamenti. Nella notte si sentono pesanti esplosioni.
Maripul occupata alla periferia est e colpita una moschea con 80 persone all’interno.
Nikolaev, Dnipro e Kropyvnytskyi sono state bombardate duramente della truppe russe. Recuperati corpi di civili rimasti in strada.
Numerosi i tentativi di far evacuare le persone. Pavlo Kyrylenko, governatore di Donetsk, ha affermato: “Il cargo umanitario si sta muovendo verso Mariupol, vi informeremo su come procede. La situazione è complicata, ci sono bombardamenti costanti”.
Ormai la centrale nucleare di Zaporizhzhia si trova sotto il controllo russo.
Sul versante dei negoziati, Scholz e Macron, rispettivamente leader di Germania e Francia, si trovano a telefono con con Putin. Si cerca di trovare una mediazione al conflitto.
Jennifer Granholm, ministro dell’Energia degli USA, ha affermato che nel paese sono “preoccupati dalle sconsiderate azioni della Russia e dalle violazioni dei principi di sicurezza nucleare. E’ inaccettabile e gli attacchi che mettono a rischio la sicurezza in Ucraina e al di là devono fermarsi”.
Sanzionati gli oligarchi russi e prese in considerazione nuove misure contro di loro.
Biden, vietando importazione di alcolici russi, ha dichiarato: “Il mondo libero si è unito contro Putin“.
Mario Draghi, invece, afferma: “Putin non vuole la pace, il suo piano sembra essere un altro. Io mi auguro che al più presto si arrivi ad uno spiraglio e noi faremo di tutto affinché Ucraina e Russia arrivino a parlarsi, purché sia preservata la dignità dell’Ucraina”.