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Pomodoro pugliese: collaborazione tra le grandi aziende per la promozione e valorizzazione di un prodotto italiano

Per la difesa del pomodoro pugliese si sono riunite varie aziende italiane. Princes Industrie Alimentari, Oxfam Italia e Coldiretti Foggia, insieme a CGIL Flai, Fai CISL e UILA UIL, hanno deciso di promuovere questo prodotto made in Italy.

Le aziende mirano a far avere maggiore consapevolezza del prodotto, più attenzione per i lavoratori e promuovere la sostenibilità economica ed ambientale. Un ottimo passo, data la situazione tragica della guerra e i rincari dovuti alle importazioni di prodotti.

Gli obiettivi della collaborazione

Gianmarco Laviola, amministratore delegato di Princes, ha affermato: “Da anni Princes, con i suoi fornitori agricoli, investe per una filiera del pomodoro più etica e sostenibile, valutando positivamente l’opera di controllo e repressione delle pratiche scorrette e illegali. Abbiamo sempre evidenziato la carenza di formazione a favore di operatori agricoli e braccianti per individuare modelli positivi virtuosi e buone pratiche per un futuro più etico. E con questo obiettivo abbiamo trovato dei partner che hanno risposto con entusiasmo al nostro progetto. Si tratta di step necessari per far crescere il comparto del pomodoro italiano e rispondere, al contempo, alla crescente richiesta da parte dei consumatori di tutto il mondo di prodotti sempre più sostenibili“.

“È necessario investire sul futuro competitivo delle imprese agricole, percorrendo insieme al mondo della trasformazione, con associazioni come Princes, e ai lavoratori l’unica strada possibile della crescita, tenendo conto dello scenario europeo. Occorre rafforzare la catena della legalità in agricoltura, minacciata e indebolita dalle distorsioni lungo la filiera, dalla distribuzione all’industria fino alle campagne, dove i prodotti agricoli sono pagati sottocosto pochi centesimi“. Ha dichiarato il delegato di Coldiretti Foggia Pietro Piccioni.

Concludendo: “Una risposta concreta e tanto attesa è arrivata con l’approvazione della direttiva Ue contro le pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare e commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari. Un intervento normativo fortemente sollecitato da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali non venga scaricato sulle imprese agricoli”.

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