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Ucraina: Mariupol sott assedio. Corridoi umanitari ancora chiusi nella città

Ventesimo giorno di guerra in Ucraina. Bombardamenti a Kiev in alcune zone residenziali in cui è anche scoppiato un incendio. 8 vittime secondo l’ufficio del procuratore generale del paese.

Nel porto di Odessa sono arrivare due navi russe che hanno aperto il fuoco. Questo è stato riferito da Serhiy Bratchuk, generale operativo dell’amministrazione militare, su Twitter. Le truppe ucraine sarebbero riuscite ad allontanare gli invasori.

Tra i corridoi umanitari previsti per oggi resta fuori Mariupol, dove scarseggiano cibo e medicine.

A Sumy è fuoriuscita ammoniaca da un impianto chimico. Il centro per le comunicazioni strategiche del Ministero della cultura del paese ha riferito che c’è solo un ferito. Il governatore Dmytro Zhyvytskyy ha dichiarato: “Alle 7.50 la perdita è stata eliminata. Attualmente sono in corso lavori regolari. Non vi è alcuna minaccia per la popolazione. Si è saputo di una persona ferita, un dipendente dell’impresa“.

Kiev non ha intenzione di cedere Mariupol alla Russia. Iryna Vereshchuk ha affermato: “La resa non è un’opzione”.

Riguardo i corridoi umanitari, dichiara Josep Borell, rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea: “Quello che sta accadendo a Mariupol è un immenso crimine di guerra, qualcosa di orrendo, lo dobbiamo condannare in modo netto, la città è completamente distrutta. Questa non è guerra ma la distruzione di un Paese senza considerazione delle leggi della guerra perché anche la guerra ha delle leggi. Moralmente, la Russia ha perso la legittimità. Putin merita la più netta condanna del mondo civilizzato”.

Oggi in programma nuovi colloqui tra Russia e Ucraina. Il presidente svizzero Ignazio Cassis afferma: “Le armi tacciano presto“. Joe Biden andrà in Polonia questa settimana.

Attesa anche la telefonata tra i leader europei Draghi, Macron, Scholz e Johnson con Biden per discutere della questione.

 

 

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