Il Garante Ciambriello: «Un’opera importantissima destinata ai detenuti campani, che può snellire il lavoro di molti: delle carceri, della Magistratura di sorveglianza, degli avvocati».
È stato presentato stamattina, presso la sala Nassirya del Consiglio Regionale della Campania, il “Codice Ristretto”, un opuscolo di informazioni utili sui diritti dei detenuti e sulle modalità con cui tali diritti possono essere esercitati, fornendo consigli pratici sulla vita in detenzione, promosso dal Garante dei detenuti campano, in collaborazione con il Provveditorato campano dell’Amministrazione penitenziaria, l’Osservatorio carcere dell’Unione delle Camere Penali italiane e la Camera Penale di Bologna.
Ad aprire la presentazione è stato il Garante dei detenuti della Campania, prof. Samuele Ciambriello che ritiene «questa piccola opera importantissima, in quanto snellisce il lavoro di molti: delle carceri, della magistratura di sorveglianza, degli avvocati. Il detenuto leggendo queste poche tabelle è già in grado di comprendere se possiede i requisiti necessari per avanzare richieste di misura alternativa. Non è cosa da poco, specie se si considerano i numeri, in Italia e in Campania, di tutti i soggetti condannati in maniera definitiva».
A prendere la parola, subito dopo, è stato l’onorevole Gennaro Oliviero, Presidente del Consiglio Regionale della Campania, che ha espresso il suo apprezzamento per l’operato del Garante e sull’iniziativa di diffondere nelle carceri l’opuscolo “Codice Ristretto” ha così commentato: «è un opuscolo curato in ogni dettaglio e rappresenta realmente un aiuto, un lavoro di sostegno per la vita in detenzione».
A spiegare, invece, più approfonditamente il contenuto dell’opuscolo è stato l’avvocato Riccardo Polidoro, Responsabile Osservatorio carcere Unione Camere Penali italiane, che ha precisato come «l’opuscolo è composto da tabelle, grazie alle quali il detenuto comprende le informazioni essenziali per l’espiazione della sua pena, agevolando così non solo il detenuto, ma allo stesso tempo anche il Tribunale di Sorveglianza. La Campania è stata la prima regione, ma sono state già sollecitate altre Camere penali, affinchè si possa ultimare presto questo lavoro eccellente anche altrove».
Entusiasmo e compiacimento è stato espresso dalla dottoressa Assunta Borzacchiello, Direttore ufficio Detenuti e Trattamento del Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria della Campania, che ha spiegato come «non appena è stata ricevuta la bozza del “Codice Ristretto”, il Provveditorato ha immediatamente dato una risposta positiva, acconsentendo anche alla concessione del patrocinio. L’opuscolo è intuitivo, valido e un ottimo strumento per agevolare non solo i detenuti ma anche gli operatori, per questo verrà sempre assicurata la massima collaborazione del Provveditorato campano».
Nel chiudere la conferenza il Garante campano Ciambriello, ha ringraziato, tra i presenti, l’avvocato Angelo Mastrocola, in rappresentanza della Camera Penale di Napoli e dell’associazione “Il carcere possibile Onlus”, il Garante metropolitano di Napoli, Pietro Ioia, il referente dell’associazione “Antigone Campania”, Luigi Romano e i rappresentanti delle Camere penali campane.