Nello specifico, verrebbe elevato da tre a quattro il numero di cessioni effettuabili dei crediti di imposta, ma solo per alcuni soggetti. È prevista anche un’altra proroga per lo sconto in fattura.
Attualmente è possibile effettuare solo tre cessioni, una libera e le altre due vincolate, cioè a favore delle banche e degli intermediari finanziari iscritti all’albo, delle società appartenenti a un gruppo bancario e delle imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia.
Anche a causa delle tante truffe che hanno riguardato il Superbonus, il governo aveva deciso di porre un limite a queste operazioni, abbassando il numero a tre e vincolando le ultime due. Ma la misura era stata contestata da più parti.
Così l’11 aprile l’emendamento che corregge il meccanismo della quarta cessione dei crediti Superbonus è stato approvato in Commissione alla Camera. “È un passo avanti per risolvere il blocco che da troppi mesi sta mettendo in gravi difficoltà il settore edilizio”, ha commentato Riccardo Fraccaro, deputato M5S.
Un’altra proroga riguarda invece il termine per la comunicazione all’Agenzie delle Entrate dell’opzione di cessione del credito o dello sconto in fattura per i soggetti Ires e le partite Iva, che slitterebbe dal 29 aprile al 15 ottobre 2022.
Il governo sembrerebbe intenzionato anche a spostare in avanti il termine per villette e case unifamiliari. Attualmente la soglia è del 30% entro il 30 giugno 2022.