Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha reso omaggio al Milite Ignoto all’altare della Patria in occasione del 77/o anniversario della Liberazione.
Alla cerimonia hanno partecipato la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, il vice-presidente della Camera, Ettore Rosato, il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato.
L’Italia torna in piazza oggi per il 77/o anniversario della Liberazione, dopo due anni di celebrazioni condizionate dal Covid. Questa volta si attendono presenze massicce in tante città, ma c’è l’ombra della guerra in Ucraina a dividere gli animi.
Sulle note di ‘Bella Ciao’ è partito da Largo Bompiani il corteo dell’Anpi a Roma, che si concluderà a Porta San Paolo, luogo simbolo della Resistenza. Alcune centinaia di persone stanno sfilando, in testa lo striscione ‘I Partigiani’. “Vogliamo mantenere il senso di festa e commizione per i caduti della Resistenza“, spiega il presidente Roma e Lazio, Fabrizio de Sanctis, che riguardo alle polemiche sull’ Ucraina aggiunge: “Abbiamo sempre condannata l’occupazione di uno Stato sovrano. Il tema centrale però è la pace. Noi siamo contro l’invio delle armi e contro il riarmo dell’Europa”. Tante le bandiere della pace, tra i tanti striscioni uno della Cgil. “Noi con i fascisti abbiamo finito di parlare il 25 aprile 1945”.
“Basta guerre. Contro Putin e contro la Nato“: questo striscione di Rifondazione comunista, insieme ad un altro in cui è rappresenta la morte con la falce ed un mantello con la bandiera americana, è presente a largo Bompiani, a Roma. “Non condivido queste bandiere, sono inopportune, ce ne occuperemo. Siamo grati agli Alleati ed alle migliaia di giovani statunitensi morti per la Liberazione dell’Italia“, commenta il presidente di Anpi Roma e Lazio, Fabrizio De Sanctis.
A Milano la tradizionale manifestazione nazionale dell’Anpi ed il presidente Gianfranco Pagliarulo – tacciato di posizioni filo-russe e critico sull’invio di armi a Kiev – ha ribadito la “condanna senza se e senza ma dell’invasione da parte dell’esercito di Putin ed il riconoscimento della legittima resistenza ucraina”.
A Genova i 71 componenti del Coro nazionale popolare ucraino ‘G. Veryovka’, arrivato in Italia a bordo di due autobus da Varsavia, si esibirà in un concerto al Teatro Lirico Carlo Felice. (Ansa)